Ingiunzione demolizione opere abusive

Repressione dell'abusivismo edilizio.

A seguito dell'accertamento di opere abusive la norma prevede l'avvio del procedimento e l'adozione degli atti sanzionatori: demolizione della costruzione irregolare e rimessa in ripristino dello stato dei luoghi. La norma prevede in alcuni casi l'acquisizione al patrimonio comunale in caso di non avvenuta demolizione e l'attivazione della procedura di demolizione coattiva da parte del Comune con recupero delle spese sostenute, nei confronti dei responsabili.

90 giorni per ottemperare all'ingiunzione di demolizione.

Le sanzioni sono determinate in base alla tipologia di abuso commesso e si possono così sintetizzare:

• qualora ammessa dalla legislazione vigente, in alternativa alla demolizione, il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria commisurata all'entità dell'abuso o all'incremento del valore venale del bene;
• la demolizione della costruzione irregolare e la rimessa in ripristino dello stato dei luoghi;
• in caso di mancata ottemperanza all'ordinanza di demolizione, sanzione amministrativa pecuniaria ai sensi dell'art. 31 co. 4 bis del DPR 380/01, come introdotto dalla L. 164/2014, per un importo compreso tra 2.000 euro e 20.000 euro, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti;
• eventuale acquisizione al patrimonio comunale in caso di non avvenuta demolizione;

L.R. n. 23 del 2004 artt, 13, 14, 15, 23;

D.P.R. n. 380/2001.

L'avvenuta demolizione delle opere abusive va comunicata al Servizio Sportello Unico per le dovute verifiche.