Variante al ricettivo: per continuare a essere l’eccellenza dell’ospitalità

 

 

              Il punto di partenza della proposta della giunta, che punta sulla qualità delle strutture per venire incontro alle sempre maggiori esigenze dei turisti, è la variante varata nel 2004, che nel giro di pochi anni ha permesso alla città di arricchirsi di 3 alberghi 5 stelle, oltre alla ristrutturazione e il recupero di circa 200 strutture (solo nel 2008/2009 gli interventi strutturali sugli alberghi sono stati 70, esclusi quelli di manutenzione straordinaria).

        Proprio con l’intenzione di fare un ulteriore passo avanti e incentivare sempre più le ristrutturazioni e la nascita di alberghi che, con la possibilità di dotarsi di servizi congressuali, centri benessere e beauty farm, diversifichino l’offerta e attirino turisti anche nei mesi di bassa stagione, la giunta ha preparato questa variante che, sempre nel rispetto dei Piani paesistici di tutela ambientale, anticiperà il Piano Strutturale Comunale (in fase di redazione), come previsto dal Programma di mandato sottoscritto lo scorso anno da tutte le forze della coalizione di centro sinistra.

        La nuova variante non intende concedere premi di superficie a pioggia, ma mirati a  interventi di qualità. Il nuovo strumento urbanistico introduce il concetto di “premio”, diversificato in base alla tipologia di intervento: si va dal 5 per cento in più della superficie esistente concessa a chi ristruttura per arrivare al 20 per cento per chi “trasferisce” un albergo accorpandolo a un altro per crearne uno nuovo, passando dal 15 per cento per chi demolisce una struttura e la ricostruisce completamente.

        In caso di accorpamento di due strutture (il 20 per cento di premio è concesso sul volume della sola struttura “trasferita”), nell’area “liberata” non sarà più possibile edificare parcheggi multipiano (unica possibilità concessa dalla variante del 2004) con la conseguente opportunità quindi di liberare aree in città e creare nuove visuali.

        Questi “premi” dovranno essere usati almeno per il 50 per cento per i servizi, il restante per aumentare la dimensione delle camere. Non si potrà invece aumentare il numero di camere, così come non si potrà aumentare l’altezza delle strutture, che si ferma a un tetto massimo di 25 metri, un  metro in più rispetto a oggi, per permettere negli interventi l’adeguamento dello spessore dei solai anche per ragioni statiche.

        “Altro elemento fondamentale di questa variante – dichiara il sindaco Roberto Zoffoli – è la conservazione del tessuto ricettivo e la riduzione della rendita fondiaria dei lotti”. Infatti viene confermato il divieto per le strutture che si trovano nella prima fascia, quella più vicina alla spiaggia, di cambiare la destinazione d’uso da alberghi ad appartamenti, mentre nei lotti dove oggi non sorgono alberghi ma si trovano già case non vincolate e appartamenti, vengono introdotti rigidi vincoli per evitare il sorgere di nuovi insediamenti residenziali. L’indice di costruzione all’1 (metro cubo per metro quadrato) rimane tra i più bassi della provincia e la dimensione minima degli appartamenti viene aumentata a 200 metri cubi (contro i 170 previsti dalla normativa attuale). Il che significa che in tutta la prima fascia gli interventi residenziali non potranno prevedere più di sei appartamenti per i lotti di grandi dimensioni.

        Infatti, in linea con quanto stabilito dalla variante del 2004, che sulla fascia costiera ha abbassato l’indice di costruzione all’1 (limite che permane), viene aumentata di 10 metri quadrati la superficie media degli appartamenti (dagli attuali 57 metri quadrati a 67 mq), mantenendo l’obbligo di due posti auto per alloggio.

        “Oltre ad essere un importante strumento per qualificare le strutture ricettive – aggiunge l’assessore all’Urbanistica Fabiola Gardelli - e aumentare la redditività dell’intera città (in quanto è palese il fatto che il ricettivo sia il motore trainante della nostra economia turistica), il nuovo strumento proposto ha anche l’obiettivo di aumentare la qualità degli alloggi e di ridurre il carico urbanistico e insediativo sulla costa” .

        “L’Amministrazione comunale – conclude il sindaco - persegue con forza l’innalzamento della qualità delle strutture cittadine, non solo ricettive ma in ogni ambito. Se in questi anni di forte recessione la maggior parte delle altre località turistiche italiane ha registrato dati negativi, mentre Cervia - con Milano Marittima, Tagliata e Pinarella – hanno continuato a richiamare turisti e a rimanere in cima alla classifica delle località più gettonate, lo si deve anche alla qualità delle strutture che accolgono gli ospiti, strutture che i nostri imprenditori hanno saputo innovare per dare risposte efficaci alle nuove esigenze dei turisti.

        Riteniamo doveroso da parte nostra continuare in questa direzione, per favorire l’ulteriore sviluppo della nostra città e della nostra comunità. Fermo restando che la conservazione del territorio e la tutela dell’ambiente, che sono da sempre le carte vincenti che ci distinguono dal resto del riviera, sono obiettivi che continuano ad appartenerci con forza e che continueremo a mantenere”.

 

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