Una Gondola da Venezia a Roma via Cervia



Vittorio Orio, gondoliere veneziano, è sbarcato ieri, domenica 9 settembre, a Cervia, tappa del suo viaggio in gondola a un remo da Venezia a Roma. Il raid in gondola, lungo 142 miglia, prima sulle acque dell’Adriatico poi su quelle del Tevere, ha il nome “Una gondola per la vita” e si prefigge di essere “un pellegrinaggio per la solidarietà e la ricerca”. Ha infatti lo scopo di diffondere la conoscenza di due drammatiche situazioni di sofferenza, quella dei bambini poveri del Togo e quella dei bambini ammalati di malattie rare, di suscitare solidarietà e di promuovere la raccolta di fondi per le iniziative in Togo del Patriarcato di Venezia e per le ricerche della Fondazione Baschirotto sulle malattie rare.

Vittorio Orio, 62 anni, non è nuovo a questo genere di avventure. Nel suo curriculum vanta già la Venezia-Trieste nel 1994, la Venezia-Ravenna nel 1996, la Basilea-Amsterdam lungo il Reno nel 2000, la traversata del canale della Manica, lo Stretto di Messina nel 2003 e la Pola-Venezia nel 2004.

Il programma di questa nuova avventura prevede l’arrivo a Castel Sant’Angelo il 19 settembre. Giunto ad Ancona, Orio caricherà la gondola su un camion e raggiungerà il Tevere, là dove comincia a essere navigabile, e poi sul filo della corrente giù fino a Roma. A Roma verrà ricevuto dal Santo Padre in udienza plenaria, ma in prima fila.

Lungo ogni tappa in Adriatico, il gondoliere è supportato e seguito da una vedetta della Guardia costiera al cui registro è iscritta la Gondola, per volere del Contrammiraglio Stefano Vignani. Scortato appunto dalla Guardia costiera, è arrivato a Cervia, dove è stato accolto dall’Amministrazione comunale e ospitato con la sua squadra di assistenti, navigatori, teleoperatori, grazie alla massima collaborazione e condivisione da parte del Circolo culturale “La Pantofla”, di Borgomarina Vetrina di Romagna, della Copaf di Brisighella e della Civiltà salinara che proprio in questi giorni ha festeggiato la ricorrenza della “Rimessa del sale”.

Orio ha consegnato al sindaco Roberto Zoffoli una lettera del Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che spiega le motivazioni di questa impresa. “Il viaggio di Vittorio Orio - scrive tra le altre cose Cacciari - affianca al valore atletico e tecnico e alle difficoltà dell’impresa sportiva (la gondola ha il fondo piatto, è barca per acque di laguna e quindi di difficile guida in acque marine) il profondo significato di solidarietà umana e di aiuto a chi è in difficoltà. Per tutto questo mi è gradito affidare a Vittorio Orio un simbolico incarico di “ambasciatore di Venezia”: questa sua crociera lungo la sponda dell’Adriatico e sul Tevere costituisce infatti anche un’efficace occasione per promuovere in tante città lo storico ruolo e l’impegno sempre vivo di Venezia per la pace, la collaborazione, l’amicizia tra le genti e l’aiuto per i più bisognosi”.

Vittorio Orio e il suo partner di regate a remi Enzo Liska sono stati affiancati nelle loro imprese da grandi testimonial, tra cui Maurizio De Zolt, Deborah Compagnoni, Fabio Fazio , la troupe di “Quelli del calcio…” e tanti altri famosi e non famosi, tra cui - ora - anche Cervia e le Associazioni “La Pantofola”, Borgomarina Vetrina di Romagna, Copaf di Brisighella e Civiltà salinaia.

L’Ufficio stampa

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