Una biblioteca aperta

Sì, aperta: un aggettivo così comune, dato spesso per scontato: ma quando si tratta di servizi pubblici, acquista un significato molto denso di conseguenze per la vita quotidiana di cittadini.
In questo caso, si riferisce ad un'istituzione nata per promuovere l'accesso alla conoscenza come la biblioteca pubblica, per cui la qualificazione assume una portata ancora più impegnativa.
La novità è che la Biblioteca comunale è il primo servizio comunale a dare un ancoraggio concreto alle dichiarazioni dei principi, scrivendo una Carta dei servizi offerti. L'impegno scritto fissa - allo stato attuale - quanti, quali servizi la Biblioteca è in grado di offrire ai cittadini e mette nero su bianco che cosa, dove, quando e come i cittadini possono esigere le prestazioni dalla loro biblioteca.
Domenica 21 ottobre, giorno d'apertura dedicato a informare la comunità su questa ed altre novità, sarà l'occasione di vedere la biblioteca in un giorno festivo, sia per aprire le porte alle persone che non possono normalmente frequentarla durante l'orario standard, sia per immaginare come potrebbe essere una giornata di tempo libero da trascorrere in parte anche in biblioteca: una giornata particolare, ora e qui, ma già normale altrove...


Il testo della Carta è leggibile sulle pagine Web della Biblioteca, insieme al nuovo Regolamento, entrambi approvati dal Consiglio comunale con deliberazione n° 49/2007.
www.comunecervia.it/biblioteca/servizi


Una biblioteca aperta e ospitale è quello che ci si aspetta da una città che dall'organizzazione dell'ospitalità e del tempo libero trae le sue risorse. La Biblioteca cervese, coerentemente ma non senza difficoltà, non chiude durante la stagione turistica, come stanno a dimostrare i numeri delle persone che la frequentano nei mesi estivi. Lo scorso mese di agosto è stato battuto un record di presenze e di prestiti che non era mai stato raggiunto finora: quello degli oltre 5.000 prestiti mensili. Quella cifra nasconde inoltre una massa di prestazioni e di servizi che non è possibile quantificare in dettaglio ma che si possono intuire: accoglienza, orientamento sugli altri servizi informativi, consultazione internet, ricerche bibliografiche a livello universitario, visione di multimediali, lettura di quotidiani e riviste, alcune anche in lingua originale. Insomma un bel crocevia di gente, di piccoli e grandi, giovani e anziani, studenti e turisti, lavoratori e migranti.




Una prima presentazione, su scala provinciale, delle prestazioni della Biblioteca si possono leggere sulle pagine web della rete delle biblioteche romagnole:www.bibliotecheromagna.i/, aprendo la documentazione del Piano Bibliotecario provinciale 2007.


Biblioteca ha/a la Carta

Le biblioteche, pur fondando la loro ragion d'essere nel favorire l'accesso alle risorse informative che "formano" il cittadino consapevole - informazioni che per quantità e qualità creano un flusso incommensurabile, non più racchiuso solo negli oggetti come libri o dischi- spesso e loro malgrado, non trovano la via per rendersi visibili, percepibili come realmente sono, cioè necessarie e insostituibili. E' questa la motivazione per cui la nostra Biblioteca ha deciso di rompere il silenzio e costruire una serie di occasioni di incontro per far vedere dal di dentro, in totale trasparenza, come lavora per stare nella comunità al servizio della comunità.
La Carta dei servizi è il punto di partenza per iniziare con il piede giusto, il prerequisito obbligatorio previsto dalle norme nazionali e regionali del buon governo della cosa pubblica. Altri momenti complementari sono in cantiere a partire dalla cura ed aggiornamento del sito web della biblioteca, la cura della qualità del catalogo collettivo della rete romagnola, consultabile via internet dal pc di casa, la programmazione di incontri guidati in biblioteca per gruppi di interesse: amministratori, associazioni economiche e di servizi, associazioni culturali, oltre alla fitta rete di rapporti con le scuole del territorio, alimentata da anni dalla Sezione per ragazzi, ora rafforzata dalla presenza itinerante della Bibliomobile Libby.

E per finire è appena iniziato un esperimento di consultazione rivolto ad alcuni rappresentanti locali di organizzazioni e istituzioni, denominato La biblioteca vista da vicino, articolato in due liste di domande sul ruolo e sulle possibili collaborazioni tra la biblioteca e la comunità. Le interviste sono state consegnate ad un primo gruppo di persone, tra cui alcuni amministratori. Le risposte saranno oggetto di una riflessione e di un resoconto pubblico nei prossimi mesi.

E per finire: la Biblioteca non ha un nome: fino a quando era ospitata nella Torre S. Michele era identificata con l'edificio: ora si tratta di nominarla. Una proposta è scaturita nel corso del lavoro di ricerca storica su Maria Goia condotta da Ornella Domenicali per una pubblicazione commissionata in occasione del Trecentesimo della fondazione di Cervia nuova, in base a cui è risultato che fu la sindacalista cervese, negli anni Venti, a volere e organizzare il primo esempio locale di biblioteca pubblica aperta a tutti; allora si chiamava biblioteca popolare circolante ed era uno strumento di emancipazione culturale e civile dei ceti popolari. Su quella radice sono poi germinate in tutta Italia le moderne biblioteche civiche o comunali. Domenica sarà illustrata al Sindaco la motivazione della proposta di intitolazione della biblioteca nel corso della conferenza aperta al pubblico alle ore 12 in Biblioteca.

Durante l'orario d'apertura straordinaria - dalle 10 alle 17 - i visitatori potranno anche curiosare nel Mercatino dei libri usati donati dai lettori alla Biblioteca per finanziare l'attività dei tre gruppi di lettura promossi dalla biblioteca.

www.comunecervia.it/biblioteca
Informazioni: Biblioteca : 0544 979384 torre@sbn.provincia.ra.it
Via Circonvallazione Sacchetti, 111 - 48015 Cervia

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