Tutelata eredità Busignani nella trasformazione da Ipab a Asp

Nella trasformazione dell’Ipab Busignani in Asp, il patrimonio cervese non perderà la sua identità. E’ questo, in sintesi, il contenuto della delibera “Riconoscimento dell’eredità culturale e sociale della famiglia Busignani”, all’ordine del giorno del Consiglio comunale convocato per giovedì 28 febbraio, quando la Giunta proporrà anche l’approvazione dello statuto e della Convenzione tra i Comuni di Ravenna, Cervia e Russi nella Costituzione dell’Azienda Pubblica di servizi alla Persona “Ravenna-Cervia-Russi”.

Nella vicenda della trasformazione dell’Ipab cervese in Asp, percorso avviato nel 2006 e che ora sta arrivando al primo importante traguardo, l’Amministrazione comunale di Cervia non intende disperdere l’importante patrimonio della Casa di Riposo, frutto di un generoso lascito della famiglia Busignani.

A tale scopo, il Comune si impegna a:

intitolare alla Famiglia Busignani l’immobile, di proprietà comunale, sito in via Caduti per la Libertà, con vincolo di destinazione a servizi residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti;
di assicurare che, in ogni eventuale successiva variazione patrimoniale, tale denominazione vanga salvaguardata;
di promuovere, all’interno di strumenti di sostegno allo studio universitario e di ricerca sull’identità e il patrimonio della città di Cervia, la conoscenza della Famiglia Busignani e della cultura della sussidiarietà e della solidarietà;
di dare mandato alla Giunta e al Sindaco di assicurare la presenza di un componente degli eredi della famiglia Busignani nei Comitati territoriali previsti negli atti costitutivi dell’Azienda di Servizi alla Persona “Ravenna Cervia Russi”, con particolare riferimento al Comitato territoriale cervese.

“Riteniamo che questo passaggio - dichiara l’assessore ai Servizi Sociali Fabiola Gardelli - sia un atto dovuto e doveroso da parte nostra per riconoscere l’eredità culturale e sociale della famiglia Busignani quale patrimonio dell’intera comunità cervese e, in modo particolare, per assicurare la salvaguardia della memoria della famiglia Busignani, alla quale va tutto il merito di aver costituito il primo nucleo della nostra Casa di Risposo”.

A Cervia fin dall’inizio dell’800 esisteva una sorta di dormitorio chiamato Ospizio, o anche Camerone, per il ricovero delle persone vecchie e sole. Il 20 aprile 1923 venne istituito un ricovero per vecchi al piano terra dell’ex convento dei Minori Osservanti di Sant’Antonio. Per tale soluzione si era fortemente battuto proprio Ferdinando Busignani, sindaco dal 1910 al 1920, il quale alla sua morte nel 1926 lasciò la volontà testamentaria di destinare 20.000 lire per l’erigendo ricovero. I suoi eredi, e in particolare Gino Busignani, aggiunsero in memoria dello zio 80.000 lire quale rendita ulteriore per migliorare il livello di assistenza agli anziani nell’istituzione che all’origine aveva 12 ospiti e si chiamò “Ricovero di mendicità Ferdinando Busignani”.

Tale ricovero è stato il primo nucleo della casa di Risposo cervese che negli anni utilizzò poi l’Ospedale Civile, la Pensione Muriel a Milano Marittima, la Pensione Cavallino Bianco a Cervia e quindi il nuovo immobile in via Caduti per la Libertà.



L’Ufficio stampa

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