Tante scuole in visita al Parco Rondano Dondini a Montaletto, per conoscere la storia di “Pacifico”
Tante scuole in visita al Parco Rondano Dondini a Montaletto, per conoscere la storia di “Pacifico” il Ginkgo Biloba la pianta sopravvissuta alla bomba di Hiroshima.
Nel mese di maggio alcune classi delle Scuole Primarie Burioli, Canevaro, Carducci e Deledda, sono state in visita al Parco Rondano Dondini a Montaletto, per conoscere la storia di “Pacifico”, aderendo così all’invito dell’amministrazione comunale.
Per gli alunni e i docenti della Scuola Primaria M. Buonarroti, i genitori degli alunni e per tutta la comunità è motivo di grande orgoglio poter ospitare e prendersi cura di questo albero così speciale.
Si tratta infatti, di una pianta di seconda generazione, nata dai semi degli alberi sopravvissuti a Hiroshima al lancio della bomba atomica del 6 agosto del 1945, donata alla città di Cervia dal sindaco di Aalen, città tedesca gemellata con Cervia, attraverso Mayors for Peace.
Il piccolo ginkgo è stato piantato il 15 ottobre 2015 dagli alunni della Scuola Primaria M. Buonarroti insieme all’Amministrazione comunale e all’Associazione Monticulum, diventando così simbolo di Pace per tutta la comunità.
Gli alunni delle classi 5^A e 5^B della Buonarroti hanno accolto i piccoli visitatori e i loro insegnanti raccontando la storia di “Pacifico” che si trova nel parco adiacente alla Scuola Buonarroti:
La presenza di Pacifico nel nostro parco, infatti, si lega anche all'esperienza che noi alunni di classe quinta abbiamo la possibilità di vivere ogni anno, facendo quasi un salto nel passato, per conoscere di persona una realtà molto diversa dalla nostra, che ha lasciato un segno profondo. Infatti, ogni anno, nei giorni che precedono l’entrata in vigore del Trattato per la proibizione delle armi nucleari (22 gennaio) e la Giornata della Memoria (27 gennaio) abbiamo la possibilità, attraverso un collegamento con Hiroshima, di “incontrare” un’Hibakusha, colei che è sopravvissuta alla bomba atomica che, con la sua presenza, ci dona delle lezioni di vita vera.
Da tantissimi anni, infatti, diversi Hibakusha, si prodigano instancabilmente come volontari a trasmettere la loro esperienza soprattutto alle nuove generazioni, con l’obiettivo di stimolarle a farla conoscere ai familiari, agli amici e ai conoscenti. Con grande energia e coraggio continuano a raccontare cosa è successo durante lo scoppio della bomba atomica e anche nei giorni successivi, della forza che hanno dovuto fare emergere per poter aiutare le altre persone colpite dalle terribili radiazioni e del fatto che i ragazzini durante la seconda guerra mondiale erano costretti a lavorare, invece di andare a scuola!
La seconda guerra mondiale è molto lontana da noi, dal nostro modo di vivere, ma attraverso le loro parole abbiamo immaginato gli orrori che quei cittadini hanno vissuto in prima persona e abbiamo provato tutti angoscia per ciò che è successo. Era la mattina dei 6 agosto del 1945 quando l'aeronautica militare statunitense sferrò il primo attacco atomico sganciando la bomba, soprannominata "Little Boy" sulla città di Hiroshima. Tre giorni dopo, il 9 agosto, fu il turno di Nagasaki e qualche giorno dopo terminò la seconda guerra mondiale.
Si tratta di uno degli eventi bellici più tragici e negativi dell'intera storia dell'umanità. Per fortuna, nel bel mezzo della catastrofe, la natura non mancò di rispondere, dimostrando come la vita prevalga sempre!
Infatti in tutta Hiroshima sono rimasti 13 esemplari di Ginkgo Biloba sopravvissuti alle tremende radiazioni. Noi oggi siamo orgogliosi di avere nel nostro parco questo meraviglioso albero cheabbiamo voluto proprio chiamare PACIFICO e che ci è stato donato nel 2015 da Aalen, città tedesca gemellata con Cervia dal 2011.
Il nostro “Pacifico” rimane un testimone silenzioso di quegli avvenimenti e abbiamo avuto la possibilità di circondarlo con un piccolo percorso sensoriale che ci permette di evidenziare la sua missione di pace. Finché ci saranno bambini attorno a lui, ci sarà speranza per il futuro, perché noi siamo piccoli ma stiamo gettando le basi per un domani migliore, siamo il ponte tra i ricordi di ciò che è avvenuto e le azioni che cambieranno in meglio la nostra società.
Anche al giorno d'oggi siamo circondati da Paesi in guerra, e seppure non viviamo queste tragedie personalmente, siamo consapevoli che certi eventi siano profondamente sbagliati. Si dice che il peggior nemico dell'uomo sia l'uomo stesso e purtroppo, ascoltando quest’anno la testimonianza importante della signora Teruko Yahata, ne abbiamo avuto la conferma. Noi oggi non riusciamo a capire come mai nonostante ci siano state questi terribili accadimenti, gli uomini continuino a creare distruzione e morte.
Fortunatamente, l'animo umano ha anche la possibilità di cambiare le cose e ciò che viene impresso nella mente ora dovrà essere un monito per il futuro, un domani, per tutti noi. L'esperienza di oggi ci ha insegnato che si può essere migliori.
Questo pensiero ci ha anche spinto ad aderire al Movimento Internazionale della Gentilezza e quindi, dallo scorso anno, la nostra scuola è stata proclamata “Scuola Gentile” proprio perché crediamo che veicolare i valori come la gentilezza, l’ottimismo, il perdono, la gratitudine e la felicità possano portare un reale benessere a noi stessi e alla nostra comunità, per creare un mondo migliore!