Servizi del welfare e reti di prossimità.

Ogni territorio contiene giacimenti di solidarietà. Basta mettersi in ascolto per accorgersi che, oltre alla rete formale dei servizi (pubblici e di Terzo settore), anche tante/i cittadine/i si rendono disponibili a tutelare vite fragili.

Nel welfare di comunità queste risorse si definiscono «presidi di prossimità», «sentinelle di comunità»... Sono baristi, parrucchieri, edicolanti, tabaccai, amministratori di condominio, semplici cittadini. Figure che, avendo un loro «talento sociale», sanno cogliere fragilità e domande talora mute.

Molti servizi del welfare (socio-assistenziali, educativi, sanitari, cooperative sociali, associazioni) hanno già aperto dialoghi e intrecci con questi attori e reticoli di prossimità: formandoli, coinvolgendoli, anche imparando da loro.

A Cervia ci interrogheremo su quali metodi e strumenti consentono di valorizzare il potenziale di aiuto che c’è in una comunità locale. Sapendo che di qui passa il progetto di territori capaci di prendersi cura di sé attraverso una pluralità di protagonisti.

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