Risposta interpellanza insabbiamento porto canale

In riferimento alla richiesta di informazioni contenuta nell'interpellanza del 29 gennaio e relativa a fenomeni di insabbiamento del porto canale, erosione della spiaggia e condizioni della fascia retrostante i bagni di Milano Marittima, va innanzi tutto precisato che, nel rispetto delle specifiche competenze (la Regione è competente per la difesa della costa e realizzazione interventi infrastrutturali, il Comune è competente, ai sensi della L. 84/94 e LR 13/83, sulle infrastrutture portuali), l'Amministrazione comunale ha già da tempo affrontato i problemi dell'erosione della costa, dell'insabbiamento del porto canale, dei dragaggi, in modo unitario e con un piano ad ampio respiro.

L'intervento realizzato di prolungamento dei moli del porto canale è frutto di un accordo tra Regione Emilia-Romagna e Comune di Cervia (convenzione Rep. 3125/2005) con cui si è disposta l'elaborazione di uno "Studio d'impatto ambientale di infrastrutture finalizzato a limitare il processo di insabbiamento del Porto Canale di Cervia" affidato all'Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente (A.R.P.A.), che ha analizzato la situazione del litorale dalla foce del fiume Savio fino a Cesenatico.

Tale incarico, sintesi di due studi affidati ad ARPA - Ingegneria Ambientale rispettivamente dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Cervia nel 2003 e nel 2004, aveva l'obiettivo da conseguire la riduzione dei processi erosivi che da oltre 30 anni affliggono il tratto nord della spiaggia di Milano Marittima, nel primo caso, e la riduzione del processo d'insabbiamento del porto di Cervia nel secondo caso.

Utilizzando due diversi modelli matematici estremamente sofisticati e specialistici, ARPA ha individuato quattro possibili interventi per raggiungere gli obiettivi degli studi sopra citati (prolungamento del pennello alla foce del canale Cupa, realizzazione strutture filtranti in punti intermedi, prolungamento del porto canale [2 soluzioni diverse], dragaggio "una tantum"), analizzando gli effetti e le conseguenze delle possibili soluzioni prospettate in funzione delle combinazioni tra loro, individuando indirettamente una sorta di grado di priorità tra gli interventi prospettati.

Dallo studio emerge poi chiaramente che, per il trasporto solido analizzato, "la maggior parte dell'interrimento del porto corrisponde al materiale proveniente da Nord, mentre il contributo dovuto alle spiagge poste a Sud del Porto si distribuisce in modo uniforme e mediamente compensa le perdite al largo e la subsidenza" e che dovrà comunque prevedersi un intervento di dragaggio periodico (l'entità di tale periodo sarà legata alla all'avvenuta realizzazione delle diverse opere proposte ed alla loro efficacia).

Lo studio ARPA, è stato approvato con delibera di G.C. n. 254 del 21.09.2006 dopo ampia discussione con tutte le componenti politiche, sociali ed economiche della città.

Successivamente, in fase di approfondimento progettuale degli interventi (lo studio di fattibilità del prolungamento dei moli è stato approvato con atto GC n 53 del 6.3.2007), a seguito di ripetute situazioni di emergenza causate dal ripetersi di eventi meteomarini particolarmente intensi, la necessità di intervenire tempestivamente per eliminare situazioni di pericolo per la navigabilità ha fatto si che le segnalazioni e richieste dell'Amministrazione all'Agenzia regionale di Protezione Civile portassero all'inserimento dell'intervento di prolungamento dei moli del porto canale nel "Piano per il completamento degli interventi di messa in sicurezza del territorio regionale - eventi e dissesti idrogeologici di ottobre e novembre 2002; Rimodulazione 2008; OPCM n. 3258/2002", approvato con Decreto n. 26 del 08.08.2008 dell'Assessore alla Sicurezza Territoriale Difesa del Suolo e della Costa, Protezione civile, in forza del quale è stato assegnato anche un contributo di 300.000 €.

Consapevole dell'importanza e specificità degli ambiti in cui si sarebbe operato, l'Amministrazione ha affidato alla società Alpina Acque s.r.l. di Forlì in A.T.I. con la società a r.l. Med Ingegneria di Padova, oltre alla progettazione dell'opera da eseguire tempestivamente, anche il compito di  eseguire lo studio preliminare ambientale, la progettazione preliminare ed il piano di monitoraggio successivo, di tutti interventi finalizzati alla riduzione dell'insabbiamento del Porto di Cervia e dell'erosione del litorale di Milano Marittima individuate nello studio ARPA  con lo scopo di verificare ed aggiornare le relative ipotesi progettuali, nonché la verifica dell'apporto delle acque del bacino delle saline alla mitigazione dei fenomeni di insabbiamento del porto.

Il progetto esecutivo del prolungamento dei moli, del costo complessivo di € 1.100.000, approvato con delibera di Giunta n. 252 del 18/11/2008, è caratterizzato dall'essere stato impostato con due fasi distinte in cui la seconda prevede due possibilità di completamento: 1- rimozione delle strutture realizzate se gli effetti dell'opera sulla linea di costa risultano negativi, 2- consolidamento e rifiniture se gli effetti dei lavori non hanno incidenza sulla linea di costa.

L'inserimento del progetto nella sopra richiamata Ordinanza di Protezione Civile, unitamente alla presenza dei lavori di messa in sicurezza del territorio dalle esondazioni (con la risagomatura del canale Tagliata) attualmente in corso a Cesenatico, comporta che il monitoraggio della linea di costa, di competenza regionale, venga realizzato da ARPA in forza di una convenzione in corso di sottoscrizione, elaborata dall'Agenzia Regionale di Protezione civile, con fondi a tale scopo accantonati nel quadro economico complessivo degli interventi sulla costa in corso di esecuzione con la già citata Ordinanza. 

L'Amministrazione si occupa pertanto di monitorare lo stato dei fondali del porto canale, per poter verificarne gli effetti conseguenti all'intervento eseguito e garantire nel contempo la navigabilità e l'accessibilità al porto.

Dalle batimetrie dei fondali eseguite periodicamente (ed in occasione de forti mareggiate) risulta inequivocabilmente che, dalla conclusione delle opere di prima fase dei prolungamenti dei moli avvenuta a maggio 2009, non ci sono stati insabbiamenti dell'imboccatura fino allo scorso dicembre, in cui si sono avuti problemi in conseguenza del normale assestamento del pennello in massi, per il quale era già stato predisposto un apposito progetto che è stato realizzato nei primi giorni di gennaio 2010, in cui è stato inserito anche il necessario intervento di riconfigurazione dei fondali per consentire l'avvicinamento del pontone al punto di scarico.

Gli interventi di modulazione dei fondali sono stati utilizzati per far fronte a situazioni di emergenza e ad integrazione degli interventi di dragaggio (e ripascimento) periodicamente programmati dall'Amministrazione comunale e dai Servizi Tecnici di Bacino della Regione. Solo nei due anni precedenti sono stati eseguiti interventi di dragaggio e rinascimento sia con draga idrorefluente, sia con benna mordente, trasportando il materiale rimosso a Milano Marittima e, nel 2009, anche in parte a Tagliata.

Il programma Triennale opere Pubbliche prevede ogni anno le somme necessarie al dragaggio in coerenza con l'esito dello studio ARPA, mentre la Regione, in conformità con i contenuti delle norme di Gestione Integrata delle Zone Costiere (GIZC) programma interventi di ripascimento delle coste regionali in media ogni 4 - 5 anni con deposito di materiale sabbioso proveniente da cava sottomarina. Il prossimo intervento è previsto per il 2011/2012 con una distribuzione di oltre 2.300.000 mc sul tratto di costa regionale.

Il Programma Triennale Opere Pubbliche 2010 - 2012 del Comune prevede, distribuiti sul triennio, la realizzazione degli interventi per ridurre l'erosione della costa proposti da ARPA, ed i relativi progetti preliminari sono già stati inviati agli uffici regionali per lo sviluppo progettuale e realizzazione delle opere o per la concessione dei necessari finanziamenti nel caso siano da realizzare a cura del Comune.

Dalle recenti informazioni fornite, nell'ambito della sinergia tra gli enti interessati, è possibile, nel corso del 2010, la realizzazione dell'intervento di prolungamento del pennello sommerso in adiacenza del canale Cupa a cura dei Servizi Tecnici Regionali.

Sono altresì programmati per i prossimi mesi di marzo/aprile interventi congiunti Regione/Comune di dragaggio e ripascimento del materiale sabbioso depositatosi in adiacenza del portocanale. Il materiale recuperato (complessivamente oltre 20.000 mc) sarà portato parte a Tagliata e parte a Milano Marittima, mentre nei prossimi giorni gli stessi servizi regionali opereranno un intervento di dragaggio del canale immissario delle saline, ad integrazione degli analoghi interventi di manutenzione che normalmente programma ed esegue la Società delle Saline in qualità di soggetto gestore del bacino salinifero.

Inoltre, nell'ambito degli interventi messi in atto in collaborazione con altri enti, è di questi giorni un intervento di ripascimento della spiaggia nord di Milano Marittima con materiale di escavo delle spiagge di Lido di Savio, messo in atto dal Comune di Ravenna.

Infine, per ciò che riguarda il portocanale, in collaborazione con l'Università di Bologna si sta elaborando un progetto per la realizzazione di un sistema di mantenimento dei fondali dell'imboccatura mediante impianto sperimentale di eiettori, finanziato con fondi sulla ricerca per l'innovazione tecnologica, previsto nel piano investimento comunale per l'anno 2011 (a fronte della necessità di acquisire i dati correntometrici in un congruo periodo), mentre, parallelamente, in conformità a quanto previsto dalla L.R. 13/83, sono stati inoltrati alla Regione, e chiesti i relativi finanziamenti, i progetti inerenti lavori di "dragaggio una tantum" sull'area dell'imboccatura del porto (previsti nello studio ARPA), i lavori di dragaggio dell'intera asta del portocanale, i lavori di allargamento del portocanale in adiacenza a via Parini.

Per quanto riguarda la fascia retrostante gli stabilimenti balneari, con particolare riferimento alla politica di reperimento delle risorse, è necessario rammentare che l'Amministrazione ha approvato, con atto GC n. 69 del 13.3.2007 ed in attuazione dei contenuti del PIano dell'Arenile, un progetto preliminare di sistemazione della fascia suddetta per procedere, tra l'altro, alla realizzazione delle opere di urbanizzazione previste dal Piano dell'Arenile (Art. 7 delle N.T.A.) anche attraverso accordi pubblico-privati nei modi stabiliti dalla normativa, per i quali il progetto costituiva quindi idoneo approfondimento di riferimento per l'autorizzazione dei progetti privati.

Con accordo pubblico-privato, approvato con atto n. 147 del 17/06/2008, si è infatti dato corso conseguentemente a quanto programmato realizzando un primo tratto compreso tra le vie Baracca e Ponchielli e, nel contempo, con atto CC n. 45 del 21.4.2009 è stato approvato l'atto d'intesa per la partecipazione dell'Amministrazione al piano relativo alle politiche di sviluppo territoriale nell'ambito del quale sono state individuate procedure e finanziamenti per i diversi interventi di rilievo per lo sviluppo dei territori provinciali e regionali.

Nell'ambito di tali progetti sono stati proposti, tra gli altri, due progetti-stralcio relativi alla fascia retrostante gli stabilimenti balneari, il primo dei quali, di importo complessivo di 2.000.000 di € era finanziato al 50% con fondi FAS.

Come è noto, tali fondi sono stati utilizzati dal Governo per far fronte all'emergenza del terremoto in Abruzzo ed attualmente i procedimenti per dar corso agli accordi dell'intesa sopra richiamata sono sospesi.

Il progetto di primo stralcio è, tuttavia, inserito nel programma triennale opere pubbliche comunale  2010 -2012, nell'anno 2011.

 

IL SINDACO

Roberto Zoffoli

 

 

 

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