Risposta interpellanza Ass. Gardelli al PSC (Piano Strutturale Comunale),

 

oggetto

 

 

Risposta dell'Assessore Fabiola Gardelli all'interpellanza del 16 ottobre 2009 - "Riqualificazione urbanistica complessiva di Cervia: tempi per l'approvazione del nuovo PSC (Piano Strutturale Comunale), del nuovo Piano Operativo Comunale (POC) ed eventualmente del nuovo Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE); velocizzazione dei tempi per il rilascio dei provvedimenti edificatori"

I tempi per portare a compimento il PSC e il RUE assegnati al gruppo di progettisti, come stabilito dal bando di gara, è di 29 mesi.

L'attività di pianificazione ha avuto inizio nei primi giorni di settembre, dal momento in cui è stato consegnato ai progettisti tutto il materiale in possesso dell'Amministrazione, e  previsto dal bando,  necessario per l'attività.

I tempi sopra citati si riferiscono naturalmente al tempo "tecnico" di lavoro assegnato al gruppo di pianificazione, ad esso va necessariamente aggiunto il tempo necessario all'Amministrazione per le proprie valutazioni, sia a seguito della consegna del documento preliminare, sia successivamente alla conclusione della Conferenza di Pianificazione e precedentemente alla adozione, così come per le valutazioni delle osservazioni che potranno pervenire a seguito dell'adozione da parte dei cittadini e delle associazioni, al fine di giungere al documento finale da approvare.

La redazione di un documento importante come lo strumento urbanistico generale vedrà certamente coinvolte le componenti della città: dalle associazioni economiche e sociali ai quartieri, dalle associazioni costituite a tutela di interessi diffusi ai cittadini in generale.

Nel corso dei prossimi mesi verranno messe in campo iniziative finalizzate al coinvolgimento della città, nelle sue diverse componenti.

Gli strumenti di pianificazione, ed in particolare quelli generali, sono atti complessi, che contengono una quantità elevatissima di elementi in rapporto tra loro.

Non a caso la legge riserva la redazione di questi atti di pianificazione a tecnici laureati (con titolo di laurea specialistica) in discipline tecniche specifiche, unitamente al superamento di un esame di stato, così come avviene per altre professioni come quella di avvocato o quella del medico.

E' noto che le cose complesse possano essere semplificate, ma fino ad un certo punto, poiché altrimenti  si snaturano.

Così è per il Piano Regolatore Generale. La sua comprensione necessita di una conoscenza di base adeguata e specifiche competenze tecniche.

E' pur vero inoltre che atti complessi come il PRG, nel quale sono presenti una quantità elevatissima di informazioni possano contenere alcuni punti apparentemente meno comprensibili di altri.

Trattandosi infatti di materia normativa, e con specifiche caratteristiche tecniche, sconta, così come la legislazione generale (nazionale e regionale che sia e non solo in materia urbanistico-edilizia) la possibilità, a volte, di apparire poco accessibile o comunque complessa.

Gli sforzi al momento della redazione degli atti di pianificazione sono comunque sempre rivolti al perseguimento del massimo grado di chiarezza e comprensibilità dei testi.

Per quanto concerne le varianti urbanistiche al PRG, esse sono da ritenere una risorsa piuttosto che un aspetto negativo.

I tempi mutano velocemente, così come le esigenze degli imprenditori e i bisogni dei cittadini, e anche gli strumenti di governo del territorio necessariamente devono adeguarsi; sarebbe un  rilievo banale  quello che potrebbe venire sollevato dicendo che si è obbligati a operare con strumenti datati e non più adeguati ai tempi. 

Tuttavia, come già ricordato precedentemente, un piano urbanistico generale contiene una grande quantità di dati, e non tutti diventano obsoleti allo stesso tempo: a solo titolo di esempio per quanto concerne gli aspetti perequativi del nostro PRG, è del tutto evidente che essi sono un elemento di assoluta modernità anche dopo diversi anni dalla loro approvazione.

E' da segnalare che tutte le varianti al PRG che sono state approvate nel corso di questi ultimi anni risultano in linea con lo spirito informatore del  piano regolatore originario e sono certamente rimaste nell'alveo delle linee strategiche sulle quali il Piano era stato impostato.

                                                                      

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