Risposta al Marina di Cervia.

Risposta al Marina di Cervia

 

In merito alle notizie apparse oggi sulla stampa, relative alle dichiarazioni del Marina di Cervia, si precisa quanto segue.

 

Marina di Cervia mescola gli argomenti generando confusione. Mischia l'esecuzione dei lavori di ripristino del porto a seguito dell'alluvione del febbraio 2015 (imposti anche con ordinanza del sindaco), effettivamente svolti, con la decadenza pronunciata nel marzo scorso che aveva motivazioni del tutto diverse e di tale gravità da giustificare il provvedimento: non solo il mancato dragaggio, ma anche il mancato pagamento del canone dovuto al Comune, disservizi, tariffe eccessivamente onerose, garanzie carenti, problemi manutentivi, mancato rispetto della quota per il naviglio in transito, abusi edilizi, ecc., oltre ad defatigante ed estenuante contenzioso su ogni aspetto del rapporto concessorio. Tale provvedimento è effettivamente sospeso nell'ambito di un giudizio in cui il Comune sta facendo valere le proprie ragioni come in tutti i numerosi contenziosi giudiziari a cui è stato costretto da Marina: tutti con pronunce favorevoli al Comune.

Mescola poi la causa avanti al TAR Emilia-Romagna promossa da Marina anni fa sui criteri di calcolo del canone demaniale dovuto allo Stato con la decadenza pronunciata a settembre che riguarda non come il canone andava determinato bensì il fatto che il canone non è stato pagato allo Stato: l'Agenzia del Demanio la scorsa estate ha accertato che Marina di Cervia aveva omesso il pagamento a titolo di canone negli ultimi 10 anni di somme per circa 432.000 euro ed ha messo a ruolo i pagamenti omessi. Tutto ciò accadeva nonostante Marina avesse sempre dichiarato ed attestato di essere in regola con i pagamenti annuali richiesti.

 L’Ufficio stampa

 

Cervia, 22 novembre 2016

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