Rinnovata questa mattina la tradizione della consegna del sale al Papa

        

Il sindaco Roberto Zoffoli, che era accompagnato dall’arcivescovo di Ravenna e Cervia Mons. Giuseppe Verrucchi e dal presidente del Gruppo Civiltà Salinara Oscar Turroni, ha consegnato a Benedetto XVI la “panira” contenente il pregiato salfiore di Cervia, raccolto ancora artigianalmente nella salina Camillone, oltre ad alcuni prodotti della Società Parco la Salina di Cervia.

Da Cervia erano giunti a Roma anche due pullman di fedeli, organizzati dalla parrocchia del duomo di Cervia. Facevano parte della delegazione anche il salinaro Africo Ridolfi e un rappresentante della Società Parco della Salina di Cervia.

Il salfiore consegnato a papa Ratzinger era chiamato dai salinari “il sale del Papa”, richiamando l’antica tradizione che per oltre quattro secoli vide i salinari cervesi affrontare un lungo e pericoloso viaggio a dorso di mulo per portare questo prelibato prodotto in Vaticano, dove serviva per la mensa pontificia e per i battesimi nella città di Roma. Iniziata quando il cardinale Pietro Barbo (diventato poi papa Paolo II) divenne vescovo di Cervia nel 1444, la tradizione si interruppe nel 1870, in seguito agli eventi della breccia di Porta Pia, che interruppero i rapporti diplomatici tra il Vaticano e l’allora giovane Regno d’Italia. Il cardinale Pietro Barbo aveva pensato di inviare il salfiore a papa Eugenio IV (al secolo Gabriele Condulmer, zio del Barbo per parte di madre) per ringraziarlo della nomina a vescovo di Cervia, allora ricca diocesi (proprio per la produzione del sale) dello Stato Pontificio. La tradizione della consegna del sale in Vaticano è ripresa, dopo oltre 130 anni di sospensione, nel 2003.

        

 

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