Riconoscimento al maestro Armando Barbanti

Il Sindaco Roberto Zoffoli ha consegnato un riconoscimento al maestro Armando Barbanti per l’impegno civile profuso nell’arco di tutta la sua vita



Il Sindaco Roberto Zoffoli nei giorni scorsi ha consegnato un riconoscimento al maestro Armando Barbanti, cervese conosciuto e stimato in città per il suo impegno professionale e civile.

Classe 1918, Armando Barbanti, di professione maestro elementare, è stato per venticinque anni consigliere comunale e per oltre trenta membro del Comitato Unitario Antifascista. Fino a pochi mesi fa è stato componente della Commissione di toponomastica del Comune. Proprio la sua decisione di ritirarsi da ogni incarico pubblico, alla soglia dei 90 anni, ha indotto il Sindaco Zoffoli a riconoscere il grande impegno e la passione profusi da Barbanti per la città nell’arco di tutta la sua vita.

“Sono convinto - gli ha comunicato Zoffoli - che la città abbia sempre bisogno del tuo contributo e dei tuoi preziosi consigli, così come è avvenuto il 22 gennaio scorso, in occasione del “Giorno della memoria”, quando la tua testimonianza di deportato a Dachau ha emozionato e commosso i cuori di tante persone. Il tuo impegno, in tutti questi anni, è stato determinante per la crescita della nostra città in ogni ambito, politico, culturale, educativo, sociale, e Cervia ti è debitrice. Sei stato uno dei fautori della “fortuna” che ora ci appartiene, gettando le basi e continuando a far maturare i germogli della libertà, della democrazia, del valore profondo delle Istituzioni e della Società, per la crescita umana e civile della nostra città e del nostro Paese. Il tuo lavoro di insegnante e il tuo impegno civile è stato determinante per la formazione e l’educazione di intere generazioni di cervesi, aiutandoli a diventare donne e uomini con principi solidi, cittadini col senso del dovere e del rispetto, coscienti dei propri diritti. Per questo ti ringrazio a nome personale e dell’intera città, per quanto hai fatto e per il bene che hai sempre voluto a Cervia”.





L’Ufficio stampa

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