Progetto "Cervia social food".
Progetto "Cervia social food"
Approvato il “Tavolo dei soggetti socialmente responsabili nella lotta allo spreco“
L’amministrazione comunale ha approvato la costituzione del “Tavolo dei soggetti socialmente responsabili nella lotta allo spreco“il progetto che fa parte del progetto “Cervia social food", la rete locale per il contrasto agli sprechi alimentari e di altro genere, il recupero delle eccedenze e la loro redistribuzione a fini di solidarietà sociale.
Il percorso è stato avviato a novembre con un avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse, al quale hanno risposto oltre trenta realtà del territorio che sono state coinvolte nella co-progettazione, quali parrocchie, enti caritatevoli, associazioni e gruppi di volontariato, cooperative sociali, attività economiche, realtà che operano nel settore della produzione di beni alimentari, istituti scolastici ed altri soggetti.
Diversi sono stati gli incontri, al termine dei quali è stata redatta una proposta di prevenzione dello spreco, non solo in ambito alimentare, ma anche riguardante le risorse legate ai beni primari.
Inoltre è emersa l’opportunità di attivare un strumento denominato “Tavolo dei soggetti socialmente responsabili nella lotta allo spreco“ con funzioni di indirizzo, di lettura e analisi dell’evoluzione dei bisogni sociali, di costruzione di politiche di contrasto agli sprechi e di redistribuzione solidale.
Il Tavolo ha un’assemblea composta da un rappresentante del Comune e da uno delle rispettive realtà donatarie o donatrici di beni alimentari; è coordinato da una Cabina di regia, con un rappresentante del Comune e 8 rappresentanti dei componenti dell’assemblea. Il Tavolo è presieduto dal Comune.
Il Tavolo avrà il marchio etico “Cervia social food” che attesa il rispetto dei principi e dei requisiti previsti dal disciplinare e svolge le attività ivi indicate.
Il Sindaco Massimo Medri e l’assessore Bianca Maria Manzi hanno dichiarato: <<Questo risultato è il frutto di un percorso che viene da lontano, nato dalle prime sperimentazioni di circa dieci anni fa in materia di welfare, che l’Amministrazione comunale ha sviluppato con un’ampia e articolata progettualità, identificata con il nome “Welfare dell’Aggancio”, sullo stimolo del laboratorio “Community Lab” promosso dalla Regione Emilia Romagna. L’intento dell’’Amministrazione è sempre stato quello di sensibilizzare la cittadinanza all’ascolto e alla cura delle fragilità, perseguendo l’obiettivo di una “comunità che cura se stessa”. Numerose sono state le esperienze e le azioni realizzate, ricordiamo il progetto “Sentinelle”, “Le Tegole”, “Sportello sociale diffuso”, “Amministrazione di sostegno”, “Condominio solidale”. Ora più che mai, sia a causa dell'epidemia covid-19, che della guerra in Ucraina con l’accoglienza dei profughi, tale fabbisogno risulta ulteriormente incrementato. Per questo l’Amministrazione comunale intende promuovere e sostenere interventi e progetti finalizzati al recupero alimentare e al riorientamento dei beni recuperati, in favore delle persone in condizioni di fragilità economica e sociale>>.