Piano Unitario della Città delle Colonie

Qualità e sviluppo strategico gli obiettivi della proposta
del Piano Unitario della Città delle Colonie"

Riqualificazione di intere zone cittadine, rilancio di Pinarella e Tagliata, dove si trovano le maggiori potenzialità per lo sviluppo sostenibile del turismo cervese, qualità degli interventi: sono queste le parole d'ordine che hanno guidato la proposta del Piano denominato "Piano della Città delle Colonie", presentato questa mattina dal Sindaco Roberto Zoffoli e dall'Assessore all'Assessore all'Urbanistica Nevio Salimbeni.
Il piano riguarda alcune aree del territorio già circoscritte dal Piano Territoriale Paesistico regionale (PTPR) e dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). Il piano è un approfondimento del Piano Regolatore Generale: definisce in maniera più dettagliata le modalità attuative delle aree nelle quali si trovano colonie, gli edifici una volta usati come case vacanze per un tipo di soggiorno molto popolare nei decenni scorsi, ma che ormai tende a essere sostituito da altre forme di turismo, tanto che molti di questi edifici sono ormai in disuso e versano in condizioni di degrado.
Il piano ha l'obiettivo primario di riqualificare quindi intere zone cittadine, soprattutto per incrementare e sviluppare la vocazione turistica della località attraverso il recupero urbanistico delle aree all'insegna dello sviluppo sostenibile e quindi di progetti che abbiano un basso impatto ambientale.

Aree oggetto del Piano e stato di fatto
Sono tre le zone del territorio in cui sono concentrate le colonie di vacanza: Tagliata (la più significativa per estensione), Pinarella e Milano Marittima Nord.
Tagliata: 107 mila metri quadrati che si estendono indicativamente tra la pineta, viale Abruzzi, via Lazio e via Puglie. 34 le colonie presenti per una volumetria complessiva di 255 mila metri cubi. Pinarella: 31 mila metri quadrati che si estendono indicativamente tra via Etna, la pineta di viale Italia, via Lucania e viale Titano. 13 le colonie presenti per una volumetria di 73 mila mc.
Milano Marittima: le colonie oggetto del piano sono 7 che coprono una superficie di 27.300 mq per 42 mila mc di volume nella zona nord della località, tutte tranne una tra viale Matteotti e pineta. Sono escluse dal presente piano, come è noto, le colonie di valore storico testimoniale: la Varese, la Monopoli di Stato e il Centro Climatico Marino, sottoposte a vincolo specifico della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali e per le quali è prevista una specifica normativa.

Il Piano
Il piano, necessario soprattutto per le aree più estese che necessitano di una progettazione unitaria degli interventi, sarà presentato al Consiglio comunale una volta approvate dalla Provincia di Ravenna le controdeduzioni alla Variante 21. L'attuazione del Piano delle Colonie è poi subordinato, alla presentazione di piani particolareggiati preventivi da approvarsi da parte del Consiglio Comunale.
Per questo le zone sono state suddivise in comparti a ognuno dei quali deve corrispondere un piano attuativo.

I comparti
Sono indicati e proposti comparti che comprendono una parte a valle e una monte. In quella più prossima al mare dovranno essere realizzati gli edifici ricettivi (non meno del 70 per cento del volume presente), mentre nelle zone più arretrate quelli residenziali, i parcheggi, le aree verdi e le attività non ricettive ovvero commerciali, di ristorazione ecc. (il restante 30 per cento).
Per limitare l'impatto ambientale e prevedere una riqualificazione omogenea delle aree sono anche indicate minori altezze per le nuove costruzioni che si andranno a realizzare, sia per quelle ricettive (quindi non sottoposte alla normativa in vigore nel resto del territorio che prevede edifici alti al massimo 24 metri), sia per quelli residenziali che non dovranno superare gli 8.60 metri (2 piani) e comprendere un numero limitato di alloggi.
Il piano prevede inoltre la cessione all'uso pubblico del 25 per cento di ogni comparto, che dovrà essere destinata a marciapiedi e piste ciclabili di dimensioni consone a una zona turistica di pregio.
Per viale Abruzzi è prevista una valorizzazione complessiva, in quanto viene indicata la realizzazione di ampi marciapiedi e due grandi rotonde che sia caratterizzino la zona sia possano fungere da piazza, luogo di ritrovo e ambiente ideale per ospitare eventi durante la stagione turistica.
Anche per il viale Italia sono indicati ampi marciapiedi e pista ciclabile.

Perché gli accorpamenti
La proposta contenuta nel piano prevede che il 100 per cento della volumetria possa essere realizzata previa demolizione dell'esistente e ricostruzione con accorpamento di volumi solo qualora si attui l'intero comparto (e comunque nel rispetto degli indici fissati dalla Variante 21 recentemente deliberata dal Consiglio Comunale). Diversamente, sarà indicata una riduzione della volumetria rispetto all'esistente e comunque sarà richiesta la garanzia dell'attuazione organica dell'area. Come stabilito dal PTCP, il piano incentiva gli accorpamenti così da evitare la parcellizzazione delle aree e da favorire la nascita di strutture ricettive di dimensioni significative e quindi di qualità.
Per quando riguarda invece gli edifici da destinare al residenziale (posti a monte e la cui superficie faccia parte del 30 per cento da destinare a uso diverso rispetto al ricettivo), si indica la realizzazione di edifici plurifamiliari di dimensioni consone e adeguate a una zona turistica di pregio.

L'Ufficio stampa

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