Parco dei Diritti naturali dei bambini e delle bambine incontro 3 settembre

 Parco dei Diritti naturali dei bambini e delle bambine

 Educational gratuito per  albergatori, operatori turistici e associazioni di categoria

 

Il 3 settembre si terrà un Educational riservato ad albergatori, operatori turistici e associazioni di categoria per illustrare e visitare il nuovo Parco dei Diritti Naturali dei bambini e delle bambine a Pinarella.

L’Educational gratuito partirà dalla stazione del Diritto alla Natura, viale Italia 316, alle ore 11.00 e potranno partecipare al massimo 20 persone.

L’invito è già stato spedito alle categorie interessate e si ricorda che per confermare la presenza bisogna scrivere a  casadellefarfalle@atlantide.net  entro martedì 1 settembre, specificando  nell’oggetto “Educational Parco dei Diritti dei bambini e delle bambine”.

 

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Il Parco lento  “Parco dei diritti naturali dei bambini e delle bambine”

 

Il Parco nasce per favorire il ripristino di parte della pineta litoranea di Pinarella, colpita da una mareggiata nel 2015, nelle radure formate dalla caduta degli alberi.

Il progetto è stato redatto dall’arch. Aida Morelli, con il contributo di idee di Confesercenti, Proloco Riviera dei Pini, Proloco Pinarella Terraeventi e l'associazione La mia Pineta.

Diviso in sei aree tematiche è arricchito da installazioni ludico-relazionali ispirate alla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ONU e a Cervia-Città Amica dei bambini.

Le installazioni sono concepite per generare un ricordo positivo e apprezzamento da parte di grandi e piccoli. Il percorso è pensato per essere fruito sia in maniera libera sia in maniera collettiva attraverso attività di didattiche rivolte alle scuole. A supporto di tali attività, il parco è corredato da cartellonistica illustrativa e da giochi interattivi.

Il Parco è pensato per essere percorso in bicicletta, a piedi o di corsa, ma può essere anche semplicemente una cornice per riflettere, osservando con lentezza i ritmi della natura.

La proposta progettuale trae ispirazione dal "Manifesto dei diritti naturali dei bimbi e delle bimbe" di Gianfranco Zavalloni, noto pedagogista ed educatore cesenate. Zavalloni aveva individuato una serie di diritti, come a esempio il diritto all'ozio, a sporcarsi, all'uso delle mani, al selvaggio, all'odore, che si prestano ad un'interpretazione didattico–ambientale. Il parco riprende tale idea e traccia un percorso in cui l'ambiente stesso diventa strumento per una nuova modalità di apprendimento. “Dobbiamo ricominciare a vivere. Daccapo. - scrive Zavalloni - Dobbiamo ritrovare il piacere di far passare gli altri per primi, di aspettare gli ultimi, di andare a piedi”

Il progetto di 200.000 euro è stato interamente finanziato con Fondi Europei dal Piano di Azione della Strategia di Sviluppo Locale LEADER 2014-2020 - Programma di Sviluppo Rurale dell’Emilia-Romagna (Azione 19.2.02.03 “Interventi di qualificazione e miglioramento della fruizione degli spazi naturali, vie d’acqua, aree storico-archeologiche e aree pubbliche a fini turistici, ricreativi, sociali”).

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