ORDINE DEL GIORNO “RIORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA DELL’AUSL ROMAGNA”

ORDINE DEL GIORNO

“RIORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA DELL’AUSL ROMAGNA”

 

APPROVATO ALL’UNANIMITA’

NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 NOVEMBRE 2016

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CERVIA

 

PREMESSO CHE

  • La spesa sanitaria ha subito negli anni scorsi tagli e tentavi di efficientamento, consegnando un quadro a luci ed ombre, con differenze anche significative tra le regioni, passando da eccellenze conclamate e situazioni critiche.
  • Il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna è sempre stato considerato fra i primi posti in Italia per efficienza e qualità dei servizi. Negli ultimi anni, purtroppo, a seguito di ripetuti tagli alla spesa e conseguenti riorganizzazioni imposte delle leggi nazionali, la sanità regionale sta affrontando una fase di cambiamento significativo; i dati in questo caso frutto di molte indagini nazionali restituiscono una sanità complessivamente di buon livello, che può essere considerato un solido punto di partenza per migliorare ancora.
  • Nel nostro territorio, per anni, si è sempre cercato di costruire un sistema sanitario efficiente, in grado di offrire a tutti, le stesse opportunità di cura, di accesso ai servizi e alle prestazioni, integrandolo con la rete dei servizi sociali e alla persona. Purtroppo i continui tagli di risorse livello nazionale nonché nuovi standard sanitari imposti dalla legislazione, hanno portatola Città ad affrontare sempre più disagi e doversi privare speso di servizi primari.
  • Tale riorganizzazione pur prefiggendosi l’obiettivo di rendere il sistema sanitario più efficiente, di fatto, a volte, non riesce fornire risposte adeguate alle sollecitazioni derivanti dai cambiamenti della struttura sociale e demografica della nostra città, sottraendo così servizi al nostro Comune.
  • La riorganizzazione ospedaliera rappresenta l’opportunità di superare l’assetto provinciale per svilupparsi nell’ottica di un’area Romagna e del concetto di bacino d’utenza.

VISTA

  • La Legge 135/2012 (Spending review);
  • Il “Patto per la Salute 2014/2016”(10 luglio 2014);
  • Il DM 70 /2015 “Balduzzi”: Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera;
  • La DGR 2040/2015 della Regione Emilia-Romagna: Linee d'indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera;
  • Il documento sulle Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera dell’AUSL Romagna del luglio 2016 del luglio 2016;

CONSIDERATO CHE

  • Fino agli inizi degli anni ‘80, il comune di Cervia aveva un ospedale funzionante, quindi una sala operatoria, due reparti: medicina e chirurgia, un Pronto Soccorso, due ambulanze, una delle quali col medico a bordo e tre ambulatori di guardia medica estivi dislocati lungo la costa.

A seguito delle ripetute riorganizzazioni, la situazione odierna vede: l’ospedale chiuso, un reparto di lungodegenza con 27 posti letto, una casa della salute, un Punto di Primo intervento e un’ambulanza.

  • Per una città turistica come Cervia, avere un Pronto Soccorso risulta di primaria importanza. Sempre di più i turisti programmano le loro vacanze in ragione di una serie di garanzie e tra queste vi è la sicurezza sanitaria, sia a livello emergenziale che cronico. Le indagini statistiche affermano, infatti, che le persone dopo i 55 anni, che richiedono un sistematico controllo, sono oltre il 40%.

Il Pronto Soccorso è l’unica struttura deputata ad effettuare in emergenza-urgenza: stabilizzazione clinica, procedure diagnostiche, trattamenti terapeutici, ricovero oppure trasferimento urgente al DEA (Dipartimento Emergenza Assistenziale) di livello superiore di cura, in continuità di assistenza, secondo protocolli concordati per patologia.

Peraltro il DM 70/2015, al punto 9.2.1 “Ospedale sede di Pronto Soccorso”, stabilisce quando è prevista la funzione di pronto soccorso:

  • · Un bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti;
  • · Un tempo di percorrenza maggiore di un’ora dal centro dell’abitato al DEA di riferimento;
  • · Un numero di accessi annuo appropriati superiore a 20.000 unità.

Siccome il bacino d’utenza del comune di Cervia ospita ogni anno circa 3.000.000 di presenze e nei mesi estivi raggiunge circa le 400.000 presenze. E proprio nei mesi estivi e nei periodi di esodo, i tempi per raggiungere i DEA più vicini, molto spesso, non sono inferiori all’ora. Ne consegue che rientriamo nei parametri richiesti al pari di altre aree dell’ambito romagnolo.

  • L’automedica è un mezzo indispensabile per raggiungere, nel più breve tempo possibile,le UOC (Unità Operative Complesse) presenti nel territorio.

Proprio per l’alta densità di popolazione nei mesi estivi, il vasto raggio d’azione, i tempi di intervento di emergenza massimi previsti per legge (18 minuti), rendono l’auto medica un mezzo indispensabile. Lo è ancora di più se consideriamo il numero di interventi registrati ed effettuati negli ultimi anni dal servizio di 118. Se poi, confrontiamo tale numero con quelli registrati a Cesenatico (comune in cui la nuova riorganizzazione sanitaria intende affidare l’automedica), non possiamo far altro che constatare che la mancanza di un’automedica nel nostro comune è un errore strategico che Cervia non si può permettere.

  • Degli attuali ventisette posti letto presenti nel reparto di Lungodegenza, Il documento sulle Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera, prevede che tali reparti possano essere trasformati in Os.Co. (Ospedali di Comunità) e i posti letto rimarrebbero 18 - 20, sulla base delle disposizioni della DGR 2040/2015.

Ma a tal proposito si osserva che la DGR 2040/2015, in premessa, riporta che: “l’art. 15, comma 13, lett. C) del Decreto Legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla Legge 7 agosto 2012, n. 135, intervenendo in materia di revisione della spesa pubblica, asserisce, fra l’altro che la riduzione dei posti letto ospedalieri accreditati non deve superare i 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie”. Ne deriva che il comune di Cervia, avendo circa 30.000 abitanti, ne spetterebbero almeno venti. Inoltre, in base alle previsioni del DM 70/2015, relativamente all’area della post-acuzie, la dotazione attuale rientra già nel parametro di riferimento dello 0.7 per mille, tenuto conto dello specifico saldo di mobilità”

Risulta chiaro ed evidente che i calcoli effettuati per determinare il numero dei posti letto presenti nel documento presentato dall’AUSL Romagna sono errati sia per quel che concerne i calcoli basati sulla popolazione di riferimento26.000 abitanti anziché 28.940), sia per quel che concerne le linee guida regionali in cui fra l’altro alla tabella 2.3.1 si osserva che gli OSCO regionali, attivati dal 1/1/2013 e ottenuti dalla riconversione dei reparti di Lungodegenza, hanno mantenuto tutti lo stesso numero di posti letto.

 

CONSIDERATO INOLTRE CHE

 

Viste le tangibili criticità emerse dalle considerazioni precedenti e gli obiettivi citati in premessa dalle Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera, fra i quali quello di definire il riassetto complessivo delle reti di rilievo regionale.

Si ritiene opportuno valutare, per la nuova rete ospedaliera anche un “Ambito Costiero”, che veda coinvolte tutte le città costiere appartenenti all’area vasta Romagna. In tale ottica futura assume grande rilievo in cui verrà costruito il nuovo ospedale Bufalini.

Tutto ciò premesso

IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta Comunale:

A richiedere con forza la modifica del piano di riordino dell’Azienda USL Romagna, attraverso il CTSS dei seguenti punti qualificanti:

  1. Migliorare il Punto di Primo Intervento, per avvicinarlo per quanto possibile ad un Pronto Soccorso.
  2. L’assegnazione di un’automedica H24, tutto l’anno.
  3. Salvaguardare il reparto di lungodegenza, mantenendo gli attuali ventisette posti letto, e l’attuale personale. Valutare la riconversione dei 7- 9 posti letto di lungodegenza in Ospedale di Comunità, solo quando sarà stato approvato il progetto di Os.Co. stesso.
  4. In vista del dibattito per la realizzazione del prossimo PAL (Piano Attuativo Locale), valutare i positivi effetti che si potrebbero ottenere dal riconoscimento di un “Ambito Costiero” come elemento necessario, da inserire nella nuova rete ospedaliera sinergica ai comuni della costa. Considerare inoltre il nuovo ospedale di Cesena (ospedale hub) che potrebbe essere edificato in vicinanza ai territori di Cervia e di Cesenatico, come uno degli ospedali appartenenti a tale rete.

Ad inviare il seguente O.d.G. alla Giunta Regionale, al Presidente della CTSS, al direttore Sanitario e a tutti i Sindaci dell’Area Vasta Romagna.

 

 

Il Consiglio comunale di Cervia

 

Cervia,  28 novembre 2016

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