ORDINE DEL GIORNO “PATTO DI STABILITA"

 

 

 

Premesso

 

che dal 1999 i Comuni e gli altri Enti Locali sono sottoposti al rispetto dei vincoli del “Patto di Stabilità”, il sistema di regole attraverso il quale l’Unione Europea, con l’obiettivo di stabilire un controllo sulla finanza pubblica, impone gli Stati membri di adottare politiche di rigore sul fronte del contenimento del deficit e della riduzione del debito pubblico in rapporto a predeterminati valori di Prodotto Interno Lordo;

 

che negli anni gli obiettivi programmatici imposti sono diventati sempre più stringenti, tanto da acquisire dimensioni così rilevanti che gli Enti Locali alla manovra del “Patto di Stabilità” per il triennio 2013-2015 concorrono a livello nazionale con 7.350 milioni di euro;

 

che per il comune di Cervia la manovra triennale 2013-2015 ha un impatto previsto di 11 milioni e 412 mila euro

 

Considerato

 

che i meccanismi di funzionamento del Patto di Stabilità, come evidenziato anche dall’ANCI, incidono pesantemente sul fronte degli investimenti che gli Enti Locali possono attivare sul territorio, in quanto anche per i comuni che posseggono i requisiti di solidità non consentono i pagamenti alle imprese, l’assunzione di mutui e il mancato utilizzo di tutte le risorse effettivamente disponibili;

 

che da un lato questo processo, bloccando le risorse eventualmente disponibili, ostacola i comuni nella propria autonomia gestionale in sede di programmazione ed attuazione delle opere pubbliche, portando il territorio all’inevitabile impoverimento; dall’altro lato, il mancato finanziamento degli investimenti infrastrutturali mortifica le prospettive di rilancio dell’economia locale, non agevolando le imprese nell’uscita dalla crisi economica che da troppi anni deprime il nostro Paese.

 

 

 

 

 

 

Valutato

 

che per superare questo contesto, occorre rivitalizzare il tessuto economico imprenditoriale, restituendo agli enti virtuosi quella capacità di investimento necessaria per rimettere in moto l’economia locale e nazionale;

 

che una ripresa degli investimenti degli enti locali porterebbe ad un sostegno della domanda interna e dei livelli occupazionali e al miglioramento dei dati del PIL e del deficit;

 

 

 

 

il Consiglio Comunale

 

chiede

 

l’intervento del Governo per una riforma della disciplina del Patto di Stabilità orientata a garantire  spese per investimenti nei lavori pubblici, nelle infrastrutture e nei servizi;

 

la modifica strutturale delle regole del Patto al fine di evitare l’accumulo di residui passivi a fronte anche di consistenti avanzi di amministrazione e di permettere i pagamenti alle imprese;

 

la rimodulazione degli obiettivi assegnati al comparto degli enti locali allo scopo di sostenere la ripresa degli investimenti produttivi sul territorio, la tenuta sociale e i livelli essenziali delle prestazioni erogate alla collettività.

 

sollecita

 

il Governo affinché vengano esclusi dal Patto gli investimenti sostenuti per la manutenzione straordinaria finalizzata alla messa in sicurezza del territorio e alla messa a norma e in sicurezza degli edifici pubblici, in particolare quelli relativi all’edilizia scolastica.

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