Ordinanza contro la zanzara tigre

In vigore da domani l’ordinanza contro la zanzara tigre. Da venerdì 4 aprile il primo ciclo di disinfestazioni porta a porta in 5200 numeri civici del territorio comunale





Dall’1 aprile al 31 ottobre sarà in vigore l’ordinanza contenente i provvedimenti per attuare la lotta alla zanzara tigre. Chi non osserverà le disposizioni previste dal provvedimento sarà passibile di una sanzione amministrativa da 50 a 500 euro. All’esecuzione dei controlli sul rispetto dell’ordinanza e all’applicazione delle eventuali sanzioni provvederanno la Polizia municipale, l’Ausl di Ravenna e altri agenti o ufficiali di polizia giudiziaria a ciò abilitati.

Gli obblighi previsti dall’ordinanza si integrano con il Programma territoriale di lotta alla zanzara tigre predisposto dagli assessorati all’ambiente e alla sanità del Comune sulla base del Piano Regionale per la lotta alla zanzara tigre e al disciplinare tecnico del Gruppo regionale di sorveglianza e lotta alla zanzara tigre.

Il piano comunale di lotta alla zanzara tigre è oggetto anche della massiccia campagna di informazione, comunicazione e sensibilizzazione messa in atto dal Comune e che prevede, a partire dalla prima metà di marzo, una serie di incontri, assemblee e azioni per raggiungere capillarmente tutta la cittadinanza e le diverse realtà cervesi.


Inoltre, fermo restando le attuali condizioni meteorologiche, è in programma per venerdì 4 aprile l’avvio del primo intervento di disinfestazione “porta a porta” prevista nell’area di Castiglione di Cervia, dove lo scorso anno si sono verificati casi di infezione dal virus chikungunya, Tale intervento straordinario verrà effettuato nelle aree di proprietà privata con trattamento larvicida dei focolai ineliminabili e rimozione di tutti i potenziali focolai larvali eliminabili (secchi, botti, teli, sottovasi e recipienti vari atti a raccogliere e conservare acqua) a Castiglione e in un raggio di 300 metri dai casi confermati e localizzati nelle restanti zone del territorio Comunale, con trattamenti stimati di circa 5.200 numeri civici. L’intervento, effettuato da Area Asset per conto del Comune, si esaurirà nell’arco di 7 giorni e verrà ripetuto a tre settimane di distanza.


L’intervento straordinario si aggiunge a quello ordinario previsto nelle aree pubbliche e che prevede trattamenti antilarvali dei pozzetti e caditoie stradali dell’intero territorio comunale, compresi cortili di scuole ed edifici comunali in genere. Il periodo di intervento è aprile-ottobre, con un numero di 8 cicli, a partire dalla metà di aprile.


Sono inoltre disponibili gratuitamente i prodotti larvicidi in alcuni presidi individuati in tutto il territorio comunale (Cervia Informa, Magazzino Comunale, Uffici I.A.T. (secondo apertura stagionale), Stazioni ecologiche alla Bassona e a Pisignano; Servizio clienti Hera). Nel corso degli incontri in atto tra Amministrazione comunale e realtà cittadine si sta anche valutando di ampliare il numero di presidi dove i cittadini potranno ritirare il prodotto e di cui verrà data informazione una volta decisa l’organizzazione.







Gli obblighi previsti dall’ordinanza:



Per i gestori, responsabili o che comunque abbiano l’effettiva disponibilità di aree strutturate con o senza sistemi di raccolta delle acque meteoriche (privati cittadini, amministratori condominiali, società che gestiscono le aree di centri commerciali, eccetera):

1. evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea;

2. procedere, ove si tratti di contenitori non abbandonati bensì sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a seguito di pioggia; diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento giornaliero, con divieto di immissione dell’acqua nei tombini; non si applicano tali prescrizioni alle ovitrappole inserite nel sistema regionale di monitoraggio dell’infestazione;

3. trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida. La periodicità dei trattamenti deve essere congruente alla tipologia del prodotto usato, secondo le indicazioni riportate in etichetta; indipendentemente dalla periodicità, il trattamento è praticato dopo ogni pioggia. In alternativa, procedere alla chiusura degli stessi tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche con rete zanzariera che deve essere opportunamente mantenuta in condizioni di integrità e libera da foglie e detriti onde consentire il deflusso delle acque;

4. tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce da sterpi e rifiuti di ogni genere, e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;

5. provvedere nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abitati, e nelle aree ad essi confinanti incolte od improduttive, al taglio periodico dell’erba;

6. svuotare le fontane e le piscine non in esercizio o eseguire adeguati trattamenti larvicidi.

All’interno dei cimiteri, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi, i vasi portafiori devono essere riempiti con sabbia umida; in alternativa l’acqua del vaso deve essere trattata con prodotto larvicida ad ogni ricambio. In caso di utilizzo di fiori finti il vaso dovrà essere comunque riempito di sabbia, se collocato all’aperto. Inoltre tutti i contenitori utilizzati saltuariamente (es. piccoli innaffiatoi o simili) dovranno essere sistemati in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia.

Ancora, l’ordinanza impone:

Ai soggetti pubblici e privati gestori, responsabili o che comunque abbiano l’effettiva disponibilità di scarpate ferroviarie, scarpate e cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e aree dimesse, di:

mantenere le aree libere da sterpaglie, rifiuti o altri materiali che possano favorire il formarsi di raccolta d’acqua stagnanti.

A tutti i conduttori di orti, di:

1. eseguire l’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso;

2. sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia;

3. chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi a tenuta ermetica gli eventuali serbatoi d’acqua.

Ai proprietari e responsabili o soggetti che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero, di:

1. adottare tutti i provvedimenti efficaci a evitare che i materiali permettano il formarsi di raccolte d’acqua, quali a esempio lo stoccaggio dei materiali al coperto, oppure la loro sistemazione all’aperto ma con copertura tramite telo impermeabile fissato e ben teso onde impedire raccolte d’acqua in pieghe e avvallamenti, oppure svuotamento delle raccolte idriche dopo ogni pioggia;

2. assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i provvedimenti di cui sopra, trattamenti di disinfestazione da praticare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica.

Ai gestori di depositi, anche temporanei, di copertoni per attività di riparazione, rigenerazione e vendita e ai detentori di copertoni in generale, di:

1. stoccare i copertoni, dopo averli svuotati di eventuali raccolte d’acqua al loro interno, al coperto o in containers dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili in modo tale da evitare raccolte d’acqua sui teli stessi;

2. svuotare i copertoni da eventuali residui di acqua accidentalmente rimasta al loro interno, prima di consegnarli alle imprese di smaltimento, di rigenerazione e di commercializzazione;

3. assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i provvedimenti di cui sopra, trattamenti di disinfestazione da praticare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica.

Ai responsabili dei cantieri, di:

1. evitare raccolte di acqua in aree di scavo, bidoni e altri contenitori; qualora l’attività richieda la disponibilità di contenitori con acqua, questi debbono essere dotati di copertura ermetica, oppure debbono essere svuotati completamente con periodicità non superiore a 5 giorni;

2. sistemare i materiali necessari all’attività e quelli di risulta in modo da evitare raccolte d’acqua;

3. provvedere, in caso di sospensione dell’attività del cantiere, alla sistemazione del suolo e di tutti i materiali presenti in modo da evitare raccolte di acque meteoriche;

4. assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i provvedimenti di cui sopra, trattamenti di disinfestazione da praticare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica.

Ai soggetti pubblici e privati gestori, responsabili o che comunque abbiano l’effettiva disponibilità di contenitori (cassonetti) e/o ambienti atti alla raccolta dei rifiuti solidi urbani e a essi assimilabili, di:

stoccare i cassonetti, dopo averli svuotati di eventuali raccolte d’acqua al loro interno, al coperto in containers dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili in modo da evitare raccolte d’acqua sui teli stessi;
svuotare i cassonetti da eventuali residui di acqua accidentalmente rimasta al loro interno, prima di consegnarli alle imprese di smaltimento, di riparazione e di commercializzazione;
assicurare nelle situazioni in cui non siano applicabili i provvedimenti di cui sopra, la rimozione dei potenziali focolai larvali eliminabili e adeguati trattamenti di disinfestazione in quelli ineliminabili, da praticare con la periodicità richiesta in relazione al prodotto utilizzato e comunque entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica.

A tutti i proprietari, gestori e conduttori di vivai, serre, deposito di piante e fiori, aziende agricole site in vicinanza dei centri abitati di:

1. eseguire l’annaffiatura in maniera da evitare ogni raccolta d’acqua; in caso di annaffiatura manuale, il contenitore deve essere riempito di volta in volta e svuotato completamente dopo l’uso;

2. sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia;

3. chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi gli eventuali serbatoi d’acqua

4. eseguire adeguate verifiche ed eventuali trattamenti nei contenitori di piante e fiori destinati alla coltivazione e alla commercializzazione.



Per informazioni: CerviaInforma, viale Roma 33, tel. 0544/914011.




L’Ufficio stampa

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