MUSA sarà intitolato ad Agostino Finchi
Agostino Finchi detto e’ Murin, forse per i capelli nero corvino, forse per la pelle sempre abbronzata al sole della salina, è stato un uomo straordinario che ha saputo conservare e valorizzare un grandissimo patrimonio culturale materiale e immateriale legato all’estrazione del sale.
Profondo conoscitore della cultura del lavoro nella salina ha voluto preservare la memoria della civiltà del sale ed ha raccolto insieme ad altri amici salinari attrezzi documenti e immagini che ancora oggi fanno parte del patrimonio custodito all’interno del museo del sale di Cervia.
Agostino iniziò a lavorare in salina a 6 anni insieme a suo padre e sua madre. Questo mestiere, insieme alla poesia e ai colori dei luoghi gli entrarono nel cuore. Si appassionò, divenne un esperto di questo lavoro durissimo, rappresentò un punto di riferimento per studiosi e ricercatori.
Sua l’idea di realizzare un museo dedicato al sale e alla sua lavorazione, sua l’idea di realizzare visite guidate alla salina Camillone
A testimonianza della passione e della voglia di valorizzare e mantenere viva la tradizione salinara a Cervia oltre al museo del sale e alla salina Camillone ancora produttiva, opera il “ gruppo culturale Civiltà Salinara” nato nel 1990 proprio da Agostino Finchi, Nino Giunchi, Cosimo Tamburini, Eros Marzelli, e Calimero Borghini che si unirono allo scopo di trasmettere storia, cultura e tradizioni della civiltà del sale e darne valorizzazione .
Oggi l’associazione conta oltre 400 soci, Cervia è definita la città del sale, il museo ha sede all’interno degli antichi magazzini del sale come Finchi aveva voluto, ed ha implementato il patrimonio materiale e immateriale a disposizione di appassionati e studiosi. Ogni anno migliaia di turisti e migliaia di studenti, provenienti da ogni parte d’Italia e non solo, lo visitano confermandone il valore.