Milleottocento studenti coinvolti nei corsi di educazione stradale realizzati dalla Polizia Municipale

  

                            Con la consegna di questi attestati, si concludono i corsi di educazione stradale per l’anno scolastico 2010/2011, che prevedono i “patentini del ciclista, del pedone e del triciclo”, a seconda dell’età dei ragazzi: patente del triciclo per bimbi che frequentano l’ultimo anno delle materne, patente del pedone per scolari della terza elementare, patente del ciclista per quelli della quinta elementare.

            L’impegno della Polizia Municipale sul fronte della prevenzione e della sicurezza stradale comprende anche le lezioni per gli studenti della Scuola media Ressi-Gervasi e dell’Istituto alberghiero I.P.S.S.A.R., finalizzate al conseguimento del patentino per la conduzione del ciclomotore.

            Da ottobre ad aprile gli operatori della Polizia Municipale nelle classi hanno svolto le lezioni, suddivise in teoriche, pratiche e uscite sul territorio, per un totale di circa 900 ore e il coinvolgimento di circa 1.800 studenti.

            Le iniziative organizzate nel corso di questa settimana in piazza Garibaldi rientrano nel mese della Sicurezza Stradale coordinate dall’Osservatorio di educazione stradale della Regione Emilia Romagna.

            L'intervento degli operatori di P.M. oltre ad essere un momento di approfondimento tecnico della materia mette al contempo in luce l'aspetto amico della divisa, affinché possa nascere e crescere un rapporto di fiducia fra i giovani cittadini e la Polizia Municipale.

            L’attività di educazione stradale nelle scuole del territorio comunale è attiva a Cervia dal 1996 ed è particolarmente importante per diffondere la cultura della sicurezza stradale. Insegnare fin da bambini le regole fondamentali per muoversi in sicurezza e con responsabilità nell’ambiente stradale, significa evitare che da adulti vengano assunti comportamenti pericolosi, che sono la causa di gravi incidenti. Inoltre li abitua fin da piccoli, a riconoscere nella “divisa” un punto di riferimento sicuro e amico.

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