L’Amministrazione Comunale avvia il procedimento finalizzato alla dichiarazione di decadenza dalla concessione del Porto Turistico di Cervia alla Società Marina di Cervia.

 Il rapporto del Comune con la Società Marina, iniziato quasi 40 anni fa, è stato un rapporto travagliato e conflittuale, costellato di contenziosi.

Come noto, il Comune è oggi titolare delle funzioni amministrative sul demanio marittimo, incluso quello portuale, che il Codice della Navigazione affidava alle Capitanerie di Porto e che consentono all'Ente Locale l'amministrazione diretta dei beni demaniali marittimi.

Tuttavia, si deve rilevare che, a seguito del conflitto di competenze sorto tra Comune e Ministero definitivamente risolto con  Sentenza del Consiglio di Stato che ha affermato le competenze dell’Ente locale,  il pieno esercizio delle funzioni è stato possibile solo a partire dal mese di maggio 2009 epoca in cui sono stati definitivamente trasferiti al Comune i fascicoli relativi alla concessione demaniale e si è finalmente potuto procedere con la disamina dei relativi atti.

Nel nostro territorio la gestione del Porto turistico trova le sue origini in data 28/04/73, quando la  Capitaneria di Porto di Ravenna ha rilasciato Atto di Sottomissione (Rep. 724) a favore della Società “Marina di Cervia”,  per l’immediata occupazione di un’area demaniale al fine di costruire un approdo turistico nautico nel porto canale di Cervia.

Nell’anno 1975, Il Comune di Cervia ha sottoscritto con la Società Marina una convenzione per la costruzione e la gestione dell’approdo. La Convenzione è stata sottoscritta per regolare gli obblighi della società concessionaria,  a far tempo dal 1973, dal momento della consegna del  porto turistico; il rapporto concessorio ed il rapporto convenzionale sono intrinsecamente connessi tra loro.

 

In particolare, la società si era impegnata a  mantenere costantemente navigabile il tratto dell’asta del  porto canale; a partecipare con propri mezzi al prolungamento dei moli; a versare al Comune una somma a cadenza annuale, da rivalutare per tutta la durata della concessione a titolo di rimborso manutenzione strade.

Negli anni il rapporto con la società si è svolto in maniera del tutto conflittuale, a causa delle reiterate inadempienze della stessa; l’atteggiamento del gestore ha condizionato   pesantemente la qualità del servizio pubblico, danneggiando  l’immagine della località e dell’Ente che, con la convenzione citata  aveva inteso valorizzare il porto Turistico quale bene della collettività.

La società non ha mai voluto riconoscere gli impegni assunti all’atto di consegna del porto turistico, malgrado l’annoso contenzioso  con il Comune l’abbia vista soccombente in tutti i fronti. In particolare il mancato  dragaggio dell’asta del porto canale è l’inadempimento più clamoroso per un concessionario di un Porto, essendo  necessario ed indispensabile alla sicurezza del transito degli utenti

Tra l’altro gli utenti del Porto da sempre hanno  segnalato la  scarse qualità dei servizi prestati, tra l’altro assolutamente onerosi e retribuiti.

Per tutti questi motivi l’Amministrazione comunale ritiene di non poter più proseguire il rapporto concessorio dando avvio al procedimento finalizzato alla dichiarazione di  decadenza sanzionatoria dalla concessione.

L’amministrazione intraprende questo iter con la volontà di restituire alla città una risorsa strategica per la valorizzazione turistica, importante non solo per il Borgo marina e le attività che in esso si trovano, ma per l’intera economia cittadina. 

 

 

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