"La via della piada". Realizzato un pieghevole.

" LA VIA DELLA PIADA"
Realizzato un pieghevole per un "Itinerario gastronomico alla scoperta della piadina romagnola in tutte le sue varianti e stradario dei chioschi di Cervia e dintorni"

Nasce dalla collaborazione tra le associazioni di categoria C.N.A. e CONFARTIGIANATO e il Settore Interventi Economici del Comune di Cervia la realizzazione di un pieghevole in quadricromia, che ha le caratteristiche di una guida per scoprire le peculiarità della piadina romagnola e per presentare uno stradario con il posizionamento dei chioschi di produzione e vendita. Il pieghevole in quadricromia è stato stampato in 30.00 copie. Ideatore del pieghevole ed autore dei testi è Renato Lombardi. La realizzazione grafica è a cura di Mario Romani. Gli operatori di C.N.A. e Confartigianato, si sono fatti carico dei costi dell'iniziativa.
Il pieghevole "La via della Piada" si articola in alcune parti. Nella prima viene in sintesi ripercorsa dal punto di vista storico l'evoluzione della piadina romagnola, un prodotto tipico della tradizione gastronomica locale di origini antiche, ma che ha una sua capacità di adattarsi ai tempi che cambiano. Non mancano le citazioni di personaggi che hanno dato dignità culturale alla Piadina romagnola da Giovanni Pascoli ad Aldo Spallicci, a Max David.
Gli ingredienti tradizionali della "piadina romagnola" erano e sono: farina bianca, strutto (o olio d'oliva), sale grosso tritato e schiacciato col mattarello ( "sale dolce " di Cervia), acqua tiepida con eventuale aggiunta di latte. L'uso del bicarbonato di sodio rendeva più digeribile la piadina e ne rendeva più gradevole il sapore. Come si impasta il tutto? Gli ingredienti prescelti vengono impastati e si ricavano palle di pasta (i "panetti") e si lasciano riposare per mezzora. Scriveva Aldo Spallicci: "Si distende poi sulla spianatoia sino a farne una bella luna rotonda e sottile e la si pone su un testo di terracotta o su un foglio di pietra arenaria appoggiato sul treppiede…Durante la rosolatura, mentre affiorano bollicine sulla pasta, si volta e rivolta più volte la rotonda focaccia e si imprimono qua e là impronte della forchetta".
Nel pieghevole vengono presentate alcune ricette tradizionali, e vengono ricordati i salumi, i formaggi e gli ortaggi che si sposano con la piadina. Vengono poi presentate alcune ricette tradizionali.
Nella seconda parte del pieghevole viene ripercorsa la storia a Cervia dei chioschi per la produzione e la vendita della piadina romagnola. Un'attività nata in modo più o meno spontaneo negli anni Sessanta, successivamente regolamentata a partire dal 1982, con un regolamento, che oltre a disciplinarla dal punto di vista igienico sanitario, ne riconosceva la dignità di attività economica di tipo artigianale e definiva anche un percorso per la sua valorizzazione. Nel 1983 venne affidato all'Ing. Giorgio Praderio, coadiuvato dall'Ing. Walter Santi, l'incarico di progettare una tipologia di chiosco che si ispirasse alle tradizioni locali, oltre a garantire le condizioni di funzionalità per l'esercizio dell'attività. Il progetto nasceva all'insegna del motto "Sapore di Mare". Il modello disegnato riproponeva la "cabina di spiaggia", con il suo valore simbolico legato alla storia del turismo locale. Un modello che poi sarà imitato e ripreso in altre località romagnole.
Nel pieghevole si fa riferimento all'avvio delle procedure per il riconoscimento di un prodotto I.G.P. ("Indicazione Geografica Protetta" per la piadina romagnola).
Viene infine presentato uno stradario dei 48 chioschi , che operano a Cervia in ambito comunale, sia nella fascia costiera, che nel forese, e che costituiscono una realtà economica di rilievo.
" Si tratta di un esempio importante di collaborazione pubblico privato - afferma l'Assessore alle Attività Economiche Mariano Dellachiesa -e di un contributo per valorizzare un prodotto dell'enogastronomia locale conosciuto ed apprezzato a livello nazionale ed internazionale".
Cervia, lì 28/06/2005 L'Ufficio Stampa