La Giunta non procederà con nuove varianti al PRG nell'imminente adozione del PSC-RUE

 

 

Il Comune di Cervia dal 1997 è dotato di Piano Regolatore Generale. La Giunta ha ritenutoopportuno riprendere il cammino della formazione degli strumenti strumenti di pianificazione urbanistica flessibile per uno sviluppo territoriale integrato e partecipato (PSC, RUE, POC e Piano dell’arenile) che prevede la riduzione di oltre un terzo delle aree ancora non edificate previste nel PRG e la riduzione di almeno il 20% della potenzialità edificatoria residua del PRG in aree urbanizzabili a destinazione residenziale.

 

Alla base di questi nuovi strumenti vi sono indirizzi strategici, quali la riduzione del carico urbanistico, l’attuazione dei principi di rigenerazione urbana, la progettazione di una città sicura e sostenibile, nonché la redazione di strumenti che abbiano come principio cardine la semplificazione amministrativa.

 

Alla luce dei nuovi obiettivi da mettere in campo negli strumenti urbanistici comunali, la Giunta ha deciso di non procedere con nuove varianti all’attuale PRG, vista l'imminente adozione del PSC-RUE, rimandando alle analisi che saranno svolte nell’ambito della predisposizione/aggiornamento di tali strumenti, le valutazioni in merito alla pianificazione del territorio.

 

Sarà dato corso comunque alla prosecuzione dei procedimenti di varianti in itinere, o di predisposizione di eventuali varianti che si renderanno strettamente necessarie ed urgenti in grado di concretizzare rilevanti interessi pubblici per la collettività.

 

L’assessore Natalino Giambi ha dichiarato: << Questo provvedimento si inserisce nell’ottica dei principi della Rigenerazione Urbana, che sono alla base per progettare una città sicura e sostenibile, con processi virtuosi indirizzati al riuso del patrimonio edilizio esistente. La costruzione della “città pubblica” deve partire dai desideri della cittadinanza, in cui devono essere in simbiosi l’interesse collettivo e l’interesse del singolo. Oggi vi è la necessità di limitare il fenomeno dello “sprawl urbano”, la rapida e disordinata crescita della città, in vista dell’obiettivo di sviluppo sostenibile e di riduzione dei costi collettivi per le  infrastrutture e manutenzione del territorio. I nuovi strumenti di pianificazione comunale, traguardano il recupero e riuso degli insediamenti esistenti, mirando alla riqualificazione e rigenerazione urbana, operando in via prioritaria all’interno del territorio già destinato alle funzioni urbane, e al contenimento dei fenomeni di dispersione insediativa>>.

 

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