La Fondazione CerviaAmbiente continuerà a vivere e a essere un punto di eccellenza per i temi ambientali

“Ci preme sottolineare – continua la Giunta - che la chiusura o lo scioglimento della Fondazione del CerviaAmbiente non è all’ordine del giorno dei programmi dei tre soci fondatori (Regione Emilia Romagna, Provincia di Ravenna e Comune di Cervia) che, nonostante le difficoltà economiche in cui versano gli enti locali, hanno garantito ripetutamente la sopravvivenza della Fondazione, seppur con un ridimensionamento delle risorse a disposizione, dovuto anche al fatto che i corsi di formazione ambientale organizzati dalla Fondazione per il personale degli enti locali sono vittime dei drastici tagli che tutti gli enti pubblici hanno operato sui loro bilanci.

Per quanto riguarda la questione del direttore della Fondazione, posto ricoperto con professionalità e capacità da Nevio Salimbeni fino al momento di passare ad altro incarico (come responsabile aggregato del turismo del Turismo Commercio e dell’Unione Comunicazione della Cna provinciale), va specificato che le funzioni del direttore sono state assunte e svolte fino a questo momento dal presidente, dott. Attilio Rinaldi (che, come noto, non percepisce alcuna indennità), al quale non è mancato il supporto dello stesso Salimbeni che ha continuato a supportare il lavoro della Fondazione.

Per quanto riguarda il futuro, proprio in queste settimane si sta individuando una nuova figura che possa ricoprire l’incarico di direttore della Fondazione e che possa traghettare il CerviaAmbiente in questa fase di crisi che sta attanagliando anche gli enti pubblici e durante la quale tutti dobbiamo darci da fare per trovare stimoli e risorse, così da non farci trovare impreparati quando questo momento sarà passato”.

Il lungo tragitto del "CerviaAmbiente" parte nel 1973 all’interno dell’amministrazione comunale di Cervia durante la fase pionieristica degli interventi a difesa dell'ambiente, con il compito di organizzare il “premio Cervia” e attività connesse; attraversando poi i diversi - e a volte contraddittori - momenti di acquisizione di consapevolezza sulla necessità della tutela e valorizzazione della risorsa ambientale.

L’associazione comincia poi ad occuparsi, tra l'altro, di promuovere e attuare studi e ricerche, corsi di formazione e itinerari di educazione ambientale; di progettare, gestire e valorizzare l'uso compatibile dei beni e delle risorse ambientali; di istituire borse di studio e premi a favore di studenti e ricercatori; di curare attività editoriali e di costituire un centro di documentazione.

Queste stesse finalità sono infatti elencate nel primo Statuto della “Fondazione CerviaAmbiente”, siglato il 4 settembre 1987 dai tre enti fondatori: Regione Emilia Romagna, Provincia di Ravenna e Comune di Cervia. L'attuale forma organizzativa, appunto quella della "Fondazione", e' stata riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica Italiana dell'11 marzo 1989, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 luglio 1989; ma l'intero iter costitutivo e' giunto a conclusione solo nel 1991 con l'insediamento formale del nuovo Consiglio d'Amministrazione.

Da quel periodo a oggi numerose sono state le iniziative sempre collegate alle tematiche ambientali ed alla scelta di far crescere una cultura ambientale diffusa tramite l’uso dell’educazione ambientale – rivolta a scuole e cittadini – della formazione – pensata soprattutto per i decisori pubblici – e della informazione tramite convegni ed iniziative.

E’ cresciuto anche il “Premio CerviaAmbiente” ragione originale di nascita della struttura cervese, diventando con cadenza biennale un premio internazionale riconosciuto e un punto di riferimento sulle novità e sulle persone che emergono in campo ambientale.

In questi ultimi anni la Fondazione CerviaAmbiente ha rilanciato l’attività corsistica costituendo “FormaAmbiente”, struttura appositamente pensata per la formazione specifica dei decisori pubblici, e affinando il lavoro di educazione ambientale (è un centro INFEA della regione Emilia Romagna) che ha portato con sé il successo di laboratori prestigiosi come i notissimi “itinerari azzurri”.

Ha realizzato nel biennio 2002-2003 il progetto di Gestione Integrata delle Zone Costiere che ha avuto il fine di produrre con un’ottica fortemente integrata, su delega della regione Emilia Romagna, le linee guida per i diversi settori che ineriscono al rapporto tra terra e mare.

 

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