Il Sale di Cervia torna alla mensa pontificia
Fin dal 1550, allorquando Pietro Barbo, poi Papa Paolo II, salì alla Cattedra Vescovile di Cervia si iniziò ad inviare ogni anno a Roma, alla Corte Pontificia sale proveniente dalla Romagna, il Fiore della saline di Cervia.
La consuetudine si mantenne per 430 anni, fino a quando la Romagna e le saline di Cervia rimasero sotto lo Stato Pontificio. Si interruppe nel 1870, dopo l’Unità d’Italia e la rottura delle relazioni fra Stato Pontificio e Regno d’Italia.
Nel 2003 con la salina affidata alla comunità cervese la tradizione è stata ripresa.
Era il Salfiore, ad essere donato al Papa, il migliore e il più pregiato dei Sali, il primo ad essere raccolto detto anche “Il sale del Papa”. Oggi è il pregiato sale della salina Camillone, prodotto e raccolto con l’antico metodo artigianale della raccolta multipla l’omaggio al papa
Anche quest’anno naturalmente si ripete la tradizione ed il sale di Cervia arriverà per la prima volta in dono a Papa Francesco. La delegazione composta dal sindaco di Cervia Roberto Zoffoli e dai salinari del Gruppo Culturale Civiltà Salinara sarà ricevuta mercoledì 27 novembre.