Il Marina di Cervia srl non riconosce le regole basilari di un rapporto reciproco e le viola sistematicamente.

Quanto dichiarato da Marina di Cervia è incredibile dal momento che la società nei quarant’anni di gestione del porto turistico è riuscita nell’impresa di violare quasi tutte le norme, patti e condizioni che regolano il rapporto concessorio con il Comune, costringendo quest’ultimo a difendersi in decine di contenziosi con esito sistematicamente favorevole all'ente comunale.

 

 Inoltre un risultato molto importante è stato ottenuto proprio all’inizio della settimana, in quanto in data 26 ottobre il Giudice di pace di Ravenna ha confermato la violazione da parte di Marina della riserva del 10 per cento del naviglio in transito, che è causa tipica della decadenza dalla concessione demaniale. 

 

In primo luogo Marina di Cervia srl ha contestato perfino gli accordi che aveva liberamente sottoscritto con il Comune per regolare il rapporto ed ogni atto successivamente adottato per regolare la concessione (convenzione, regolamenti); il Comune si è dovuto difendere in diverse cause avendo sistematicamente ragione.

 

In secondo luogo, accertata in sede giudiziaria la validità delle regole, la lista delle violazioni commesse negli anni da Marina è numerosa:

-Doveva pagare un canone annuale di 4 milioni di lire indicizzati ma non lo mai fatto spontaneamente; il Comune ha avviato 4 cause avendo sistematicamente ragione.

-Doveva provvedere al dragaggio dell’asta canale e non vi ha mai provveduto spontaneamente; il Comune vi ha provveduto in sostituzione con addebito delle spese; per recuperare le somme spese ha dovuto ricorrere al giudice avendo sistematicamente ragione;

quindi i 627.000 euro recuperati si riferiscono ad una parte delle somme dovute a seguito di tali inadempienze.

- Ha fornito servizi qualitativamente inferiori e ha provocato disservizi, violando le norme della concessione che prescrivono la corretta gestione del porto; ne sono testimonianza le decine di segnalazioni e le denuncie pervenute negli anni dall’utenza e gli accertamenti effettuati dalle autorità competenti.

- Ha applicato tariffe determinate unilateralmente, ignorando che il Comune e l’utenza dovevano avere voce in capitolo; le segnalazioni e le denuncie pervenute negli anni dall’utenza e provvedimenti giudiziari attestano che Marina ha determinato unilateralmente tariffe troppo alte rispetto alla quantità e qualità dei servizi forniti ed in misura nettamente superiore all’andamento del tasso di inflazione.

- Non ha curato in modo adeguato la manutenzione delle strutture e degli impianti se non quando il Comune con propria ordinanza del sindaco, ha costretto il gestore a provvedere per evitare responsabilità penali; ne sono testimonianza le segnalazioni e le denuncie pervenute negli anni dall’utenza.

- Negli anni ha violato in diverse occasioni norme tributarie ed edilizie; a fronte dei provvedimenti di accertamento delle violazioni e di irrogazione delle sanzioni ha costretto il Comune a difendersi in giudizio; anche qui il Comune ha avuto ragione.

Queste sono solo alcune delle vicende che hanno caratterizzato il rapporto ultradecennale con Marina di Cervia per la cui ricostruzione è stata attivata un’apposita unità di progetto con il compito di valutare le condizioni per la dichiarazione di decadenza anche su presupposti nuovi e complessivi.

 

Non è dunque vero che l’archiviazione del precedente procedimento attivato nel 2013 abbia escluso i presupposti della decadenza, in quanto non è entrata nel merito, ma è stata adottata solo per motivi formali cioè per istaurare un nuovo procedimento ed un nuovo confronto con Marina di Cervia su tali diversi presupposti.

 

Anche per questo appare paradossale il riferimento alle richieste di Marina di instaurare un contraddittorio: di fronte ad un soggetto che non riconosce le regole basilari di un rapporto reciproco, le viola sistematicamente e contesta in giudizio gli sforzi del Comune per farle rispettare, avendo nei giudizi continuamente torto, è difficile trovare spazi di leale collaborazione e reale interlocuzione, che vadano al di là delle dichiarazioni sui giornali.

 

Rassicuriamo – dichiara il Sindaco - la proprietà del Marina che le fandonie che raccontano fanno poca breccia tra i cervesi, ma soprattutto tra gli utenti del porto i quali da anni lamentano una situazione molto critica e non all’altezza della località. Oltretutto sono innumerevoli ormai le sentenze del tribunale che ci danno sistematicamente ragione, sono pubbliche ed a disposizione di chiunque voglia leggerle. Abbiamo fatto numerose ispezioni e controlli sia direttamente con il sottoscritto, con l’unità tecnica che segue il Marina, oltre che con la Polizia Municipale dalle quali sono emerse gravi irregolarità che a breve si tradurranno in provvedimenti molto seri. Il marina ha un enorme potenziale ed è una risorsa importante per la città, per il nostro porto, per il turismo e non possiamo tollerare una situazione simile.”

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