Il 4 aprile al Circolo Pescatori il cantautore Andrea Mingardi presenta il suo nuovo libro

Sabato 4 aprile 2009 alle ore 17.30 al Circolo Pescatori nel Borgo Marina di Cervia in via Nazario Sauro,  il cantautore Andrea Mingardi presenterà il suo nuovo libro dal titolo "SÓCC'MEL. Espressione etrusca che significa stupore e smarrimento", Edizioni Pendragon Bologna.

Ne parlano con l'autore: Alberto Donati  Assessore alla cultura del Comune di Cervia; Giovanni Lontani Presidente Circolo Pescatori; Massimo Previato Giornalista.

L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Associazione culturale "La Pantofla"

 << Siamo particolarmente contenti - ha detto l'assessore Donati - di ospitare a Cervia Andrea Mingardi. La presentazione del suo libro si inserisce nel contesto delle iniziative  della nostra città, dove la cultura vive tutto l'anno. Musica, poesia, letteratura, teatro, pittura e ogni genere di arte trova spazio e interesse a Cervia, sia nell'espressione  locale, ma  anche con iniziative ed eventi di rilievo, che vedono la partecipazione di artisti e personaggi di livello nazionale e internazionale>>.

 Dopo il grande successo dei suoi due primi libri, Andrea Mingardi torna con un nuovo lavoro letterario in cui il cantante e showman bolognese propone un'interessante riflessione sul significato delle nostre radici nell'era del mondo multiculturale. Il dialetto e le sue trasformazioni, le usanze territoriali, i personaggi tipici di ogni città e gli stereotipi che da sempre ci contraddistinguono sopravvivono a fatica in un mondo che tende ad azzerare ogni differenza. Strappandoci più di un sorriso, ma facendoci anche riflettere, Mingardi indaga con buon senso e comicità la lingua, le tradizioni, l'aria del "vogliogodermilavita" emiliano-romagnole, proponendo e rivitalizzando conversazioni e quadri pittoreschi raccolti per le strade e nei bar. Il gergo, gli insulti colorati, i proverbi e la filosofia spiccia degli anziani diventano quasi testi teatrali, che fioriscono nei naturali palcoscenici della quotidianità. Un patrimonio culturale da tramandare, per l'autore, a figli e nipoti, senza false nostalgie né paragoni banali, ma con un sano campanilismo che vuole preservare memoria e identità. A Bologna, e non solo, l'espressione "sócc'mel" rappresenta tutta la meraviglia e lo sgomento di chi ha ancora la capacità di stupirsi o preoccuparsi per questa vita sempre più veloce, per un progresso travolgente che qualche volta affascina ma spesso non convince. Ecco dunque la ricetta che viene fuori dalle colorate pagine di Mingardi: affrontare le vicende umane, misere o eroiche che siano, con una massiccia dose di autoironia.

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