50 luoghi da rigenerare. Ex Cral saline. Firmato l’accordo che trasferisce operativamente l’ex Cral al Comune di Cervia.

 

In tempi brevissimi uscirà il bando per affidare la ristrutturazione e la gestione con gli indirizzi emersi durante il percorso di partecipazione con i cittadini.

Sarà un polo con più attività, dalla degustazione alla cultura.

Il 15 dicembre è stato firmato l’accordo che trasferisce operativamente l’ex Cral al Comune di Cervia.

 E’ l’atto finale che sancisce il trasferimento, a titolo gratuito, dallo Stato al Comune secondo quanto previsto dal federalismo demaniale culturale passaggio di proprietà e ora il comune.

 

Un centro polivalente con attività culturali e sociali per la cittadinanza: questo è il futuro dell’ ex Cral Saline a Cervia, immobile di grande pregio storico-artistico, situato nel centro storico della città.

 

L’ Ex Cral Saline è uno dei magazzini costruiti tra la fine 600’ e inizio 700’ per lo sfruttamento delle saline, in risposta all’esigenza di razionalizzare lo stoccaggio e la distribuzione del sale. L’accordo firmato oggi è il risultato del Laboratorio Partecipativo "CRAL! - Caratterizzare, Rifunzionalizzare, Animare e (ri)Lanciare uno dei luoghi più identitari di Cervia". Cittadini, imprenditori e associazione hanno contribuito a definire linee guida, proposte e idee per il recupero e il riutilizzo dell’edificio, quale centro polifunzionale  capace di integrare l'aspetto culturale con quello di socializzazione e con servizi di ristorazione.
L’edificio sarà utilizzato come luogo culturale e per degustare prodotti della cultura gastronomica locale, in particolare dei prodotti a km zero e legati all’identità di Cervia, recuperando così l’aspetto di socializzazione che storicamente ha connotato questo spazio.

 

Il Sindaco Luca Coffari e l’assessore Rossella Fabbri hanno dichiarato: <<Questo è il passo finale che porterà al recupero di uno degli edifici storici più cari alla città. L'ex Cral ha sempre rappresentato un forte luogo di aggregazione e di socializzazione e dovrà ritornare ad esserlo con ulteriori possibilità di centro polivalente con cultura e degustazione. Riteniamo che anche in questo caso il ‘laboratorio partecipato' sia stata una scelta sensibile e attenta al coinvolgimento della comunità, ma anche determinante nei confronti degli enti proprietari per la cessione dell'immobile al comune. L’amministrazione comunale ora procederà con una gara per affidare la ristrutturazione e la manutenzione dell’edificio ad un investitore privato che si occuperà di realizzare il progetto, inserendo il bene e le sue attività  nel più ampio contesto dell’Ecomuseo del Sale e del Mare>>.

 

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