I salinari devoti della Madonna del Fuoco
La S.V. è invitataSabato 19 gennaio 2008Ore 11,00Museo del sale - Cerviaalla cerimonia di consegna dell'opera votiva"I salinari devoti della Madonna del Fuoco"Il Sig.Luciano Boscolo Cucco Amministratore dell'azienda "La Dragaggi" donerà l'opera al Gruppo Culturale Civiltà Salinara di CerviaOPERA VOTIVA"I SALINARI DEVOTI ALLA MADONNA DEL FUOCO"La pratica degli ex voto non è di recente datazione, si tratta di una tradizione secolare che ha creato un patrimonio, oggi, andato in gran parte perduto o distrutto.Gli ex voto o tolèle (tavoletta votiva) in termine chioggiotto, sono una interessante forma di arte minore, caratterizzata dalla popolarità del linguaggio e l'impianto narrativo. Riportano scene di "grazia ricevuta" o di "intercessione di grazia", raccontano una storia di scampato pericolo, di naufragi, di quotidiana fatica, di lavoro e di rischio.Il loro valore costituisce non solo la testimonianza di vita religiosa, ma anche un documento storico sulle reali condizioni di vita delle varie realtà di strati sociali lavorativi fino alla metà del 900.Queste opere venivano realizzate da una stessa mano di pittori spontanei, che godevano del favore della povera gente. In genere erano anche gli stessi che realizzavano le immagini sacre o dipingevano le vele sulle barche dei pescatori.Possiamo dire che oggi di questi artisti è rimasto solo un malinconico ricordo, ma non per Luciano Boscolo Cucco per lui i ricordi resistono ed e sempre pronto a raccontarli. Il mecenate del mare da tempo era profondamente legato da una grande amicizia con Paolo Puzzarini. Da quella amicizia e voglia di trasferire cultura, nacque l'idea di intraprendere il cammino della Rotta del Sale. Oggi nel ricordo di un amico scomparso, Luciano Boscolo Cucco vuole ripercorrere un viaggio attraverso la tradizione storica - religiosa dei salinari di Cervia e, ringraziarli per la collaborazione profusa in sette edizioni della manifestazione.E allora quale migliore occasione per andare a trovare Wladimiro Bordignon, Vladi per tutti quelli che lo conoscono è l'ultimo artista in grado di eseguire le tolèle.Bordignon è un veneziano trapiantato a Chioggia, di professione pittore, decoratore e restauratore, che da sempre ha osservato e studiato le tecniche pittoriche degli ex voto e ora le conosce a memoria. E' lui che ha restaurato l'antica statua di S. Pio V, patrono dei sardelanti e, il Cristo in legno della cappella della chiesa di San Domenico a Chioggia.La sua bottega è un angusto locale a piano terra nelle vicinanze di P.zza Vigo a Chioggia, nel disordine totale, tra tavole di vecchie barche, lastre di pietra, tavolozze raffiguranti icone bizantine, quadri iniziati, imposte di finestre, colori, pennelli e cornici, a malapena ci si sta in due persone. Il Vladi è l'unico in grado di rifare opere identiche agli originali ma è anche capace di realizzarne di nuove " non c'è problema, tu devi darmi un tema, qualche foto o disegno, puoi anche raccontarmi una storia, al resto ci penso io" disse a Luciano Boscolo Cucco.Bordignon è il pittore delle tolèle di oggi. Anche se i suoi clienti non sono più i pescatori, lui si è adeguato ai tempi, lavora con le stesse tecniche che si usavano nell'800 fornendo agli antiquari di Venezia delle opere degne di valore assoluto. Dopo aver dato vita al soggetto, usa le vecchie terre colorate mischiate ad acqua e rosso d'uovo come collante, successivamente si passa alla applicazione di olio di lino e laccatura.Dal oltre un ventennio insieme a sua figlia Emanuela, realizzano delle copie di icone, che si ispirano alla tradizione greco-ortodossa del periodo post-bizantino. Con l'impiego di una tecnica pittorica del tutto personale e singolare Emanuela e Vladi Bordignon riescono a realizzare delle copie perfettamente identiche agli originali anche perché spiritualmente le superano. Successivamente fonda il Centro Culturale di Studio "Antica Icona Bizantina". Ad oggi le loro opere sono presenti in tutto il mondo, recentemente ha inviato una icona in Cina. Tempo fa un professionista e grande collezionista d'arte tedesco descrisse il Vladi come "artista dalla forza di spirito e capacità creativa che solo pochi hanno avuto il dono dal nostro Creatore. Un dipinto di Gesù è l'opera più difficile da realizzare per un artista e, solo pochi riescono a farlo. Vladi è uno di quei pochi, grazie a Dio."Il resto della storia si racconta da sola ammirando la purezza dei contenuti che ha saputo trasferire su quella vecchia imposta di finestra in legno della metà dell'800. Il giorno che gli venne suggerito cosa doveva rappresentare, mostrò il pezzo di imposta sapientemente nascosto sotto una catasta di altri legni, proveniente dalla casa che appartenne alla nobildonna Sacchi, benefattrice di Chioggia. A lei si deve la costruzione del primo asilo cittadino compreso il meraviglioso capitello che per anni ha adornato l'ingresso della pescheria della città, poi rubato da vandali.Il 4 febbraio di ogni anno si conclude nel Santuario della Madonna del Fuoco a Forlì il pellegrinaggio dei salinari di Cervia. Qui le genti delle saline cedono il passo alla genuflessione della fede.Con il canto e la preghiera gli oranti invocano la grazia per intercessione della Madonna affinché li protegga dalle avversità del tempo e dalla carestia del raccolto.Nel livello superiore si evidenzia la figura di Gesù crocifisso, poco più in basso al lato destro una lamina a forma di cuore depositata nei santuari, a sinistra e sullo sfondo in basso la raffigurazione dei bragozzi chioggiotti come mezzo di trasporto del sale per la Serenissima. La raffigurazione della Madonna del Fuoco assume un rilievo di eccellenza, in basso la posizione del crocifisso ritrovato in spiaggia e la fatica degli oranti intenti nella salina con lo sfondo della torre dei magazzini.Qui protettore e orante compaiono in quel rapporto intenso di comunione che è confronto delle verità, come testimonia la quotidianità della fatica fisica degli uomini nelle saline. L'artista ne esalta il cuore dell'orante che bussa al cuore del Santo o della Madonna e, in definitiva, al cuore di Dio.