Giorno della Memoria al Centro sociale di Pisignano e Cannuzzo

La testimonianza del maestro Barbanti
Grande partecipazione all'incontro pubblico dedicato al Giorno della Memoria Al Centro sociale di Pisignano e Cannuzzo il 22 gennaio 2007


Più di ottanta persone, lunedì sera, si sono incontrate al centro sociale di Pisignano e Cannuzzo, diventato per una sera " casa della memoria", per ascoltare il racconto diretto di un testimone della deportazione nei campi di concentramento nazisti, il maestro Armando Barbanti.
L'incontro ha aperto le iniziative che la città di Cervia ha organizzato in occasione del Giorno della Memoria, per non dimenticare e per onorare quanti si opposero allo sterminio del popolo ebraico e si è svolto alla presenza del Sindaco di Cervia, Roberto Zoffoli e del Vice Prefetto Vicario di Ravenna, Dott. Sirico.

Il maestro Barbanti, classe 1918, nell'estate 1944 fu deportato in Germania e passò in diversi campi di concentramento fra cui Dachau e Norimberga. Rimase internato per oltre otto mesi e fu testimone dei bombardamenti e dell'avanzata alleata sul fronte occidentale. Al ritorno ha svolto la professione di maestro di scuola elementare, apprezzato e stimato dall'intera città di Cervia. Per venticinque anni è stato anche consigliere comunale e per oltre trenta membro del Comitato Unitario Antifascista.
Per Armando Barbanti, la serata al centro sociale ha avuto il sapore del ritorno a casa; infatti è nato a Cannuzzo e ha ottenuto la licenza elementare nella scuola di Pisignano ("nell'anno del nevone: il 1929" come lui precisa). E' qui che ha le sue origini e ritrova parenti e amici.
Per la prima volta, dopo oltre sessanta anni, ha accettato di parlare della sua esperienza drammatica e per molti aspetti unica, mostrando una straordinaria vivacità, lucidità e prontezza di spirito, caratteristiche che ne hanno fatto un uomo di cultura conosciuto e stimato a Cervia per il suo impegno professionale e civile.

Ospite della serata, con Barbanti, il prof. Giampietro Lippi. Pedagogista, direttore didattico a Cesenatico e Cervia, storico della Resistenza, è stato uno dei ricercatori che per primi si sono occupati della strage di Marzabotto. Per le sue ricerche il Comune di Monzuno, uno dei Comuni Martiri dell'Appennino bolognese, gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Il prof. Lippi ha parlato della rete dimenticata dei campi di concentramento fascisti, riportando alla memoria le testimonianze dei cervesi Edoardo Sacchetti, Giovanni Fusconi, Dino Penso, Virginio Zoffoli e Luigi Santini, condannati al confino. Con loro, ha voluto ricordare anche Silvio Werteimer, ebreo, catturato a Cervia e deportato a Dachau, da cui non fece più ritorno. La sua storia è potuta giungere a noi grazie a un lavoro di ricerca condotto da Massimo Massini. Oggi questa memoria, che rischiava di scomparire, è custodita dalla scuola elementare Spallicci.

<< Il racconto del maestro Barbanti - ha dichiarato il sindaco di Cervia Roberto Zoffoli- è stato di una intensità commovente. Oramai sono sempre più rare le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona queste esperienze, che hanno segnato e sconvolto la vita personale e collettiva di intere generazioni. Noi abbiamo il dovere di non dimenticare e di tramandare "che questo è stato", come diceva Primo Levi. Ma abbiamo anche il compito di essere vigili e attenti, affinché la storia non venga mistificata, evitando che vengano compiuti tentativi di negazione o minimizzazione di quanto è avvenuto nei campi di sterminio nazisti>>.

L'Ufficio stampa
Cervia, 24 gennaio 2006

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