“Filosofia sotto le stelle” riparte con la Passione. Domenica 7 dicembre ore 18,00 al Museo del sale “Patire le passioni”

“Filosofia sotto le stelle” edizione del 2015 riparte col tema “La Passione” con un anteprima domenica 7 dicembre ore 18,00 al Museo del Sale “Patire le passioni”.

Relatori i filosofi Massimo Donà, Direttore scientifico,  Vincenzo Vitiello e Rocco Ronchi. Conduce il giornalista e scrittore Massimo Previato.

 

Riprende il ciclo di “Filosofia sotto le stelle” con un appuntamento invernale, che fa da prologo alla grande kermesse estiva del sapere. Domenica alle 18, al Museo del sale, è in programma un incontro con i filosofi Massimo Donà, Vincenzo Vitiello e Rocco Ronchi. Il tema riguarda “La passione”, continuando il percorso iniziato con la costituzione dell’Ecomuseo del sale, che intende metterne in risalto i luoghi anche dal punto di vista emotivo. In particolare, la prima tappa di questo excursus filosofico sarà incentrata su “Patire le passioni”, una declinazione dunque del tema in varie direzioni. Se ne occuperanno appunto Donà, direttore scientifico di “Filosofia sotto le stelle”, docente ordinario di filosofia teoretica presso il San Raffaele di Milano, autore di testi come “Filosofia di Giacomo Leopardi, Bompiani, Milano 2013”, “Pensare la trinità. Filosofia europea e orizzonte trinitario (con Piero Coda)”, “Città Nuova, Roma 2013, Erranze, Albo Versorio, Milano 2013”; Vitiello, esperto di  estetica e teoretica, ora docente di Teologia politica al San Raffaele, oltre che autore fra gli altri di “Paolo e l’Europa. Cristianesimo e filosofia, Città Nuova, Roma 2014”, “L’immagine infranta. Linguaggio e mondo da Vico a Pollock, Bompiani, Milano 2014”; Ronchi, professore ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università dell’Aquila, e di Arti alla “L. Bocconi” di Milano, autore fra l’altro  di “Brecth. Introduzione alla filosofia, et.al, Milano 2013”, “Critica del pensiero unico, Edizioni Casa della Cultura, Milano 2014”. Da Platone alla filosofia contemporanea ci si è sforzati di capire cosa sono le passioni.  Lui stesso le considera “come forze negative e pericolose che vanno tenute sotto controllo”. Aristotele invece sviluppa il principio del “giusto mezzo…”;  le passioni sono un “bene” solo se restano in un difficile, ma necessario “equilibrio”. Thomas Hobbes, nel Seicento, le giudica “fenomeni naturali che ci spingono a primeggiare e a prevaricare”.  Per Spinoza “vanno conosciute”, Rousseau entra nel sociale, consigliandole per guarire dai mali provocati dalla società, Kant riprende il concetto di Platone, di “malattia dell’anima”. A partire dal 21 luglio 2015, poi, partirà una quattro giorni filosofica molto intensa, con personaggi come Massimo Cacciari, simposi e laboratori di scrittura, serate poetiche in riva al mare e disquisizioni in salina, guide al calar del sole e concerti in mezzo agli orizzonti umidi.

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