Emergenza cocciniglia crisicoccus pini a Milano Marittima

 

Emergenza cocciniglia crisicoccus pini a Milano Marittima

Conclusi gli abbattimenti e i reimpianti, si parte con la lotta biologica contro la cocciniglia

 

Il giorno 29 aprile alle ore 10,30 i lanci delle coccinelle effettuati direttamente dai bambini della scuola primaria Mazzini di Milano Marittima.

 

I lanci verranno eseguiti sia nel Parco Pilandri che all’interno della Scuola Mazzini.

 

 

 

Inizia la lotta biologica contro la cocciniglia

 

La pericolosa cocciniglia, che ha seccato oltre 500 pini a Milano Marittima, ha fortunatamente un predatore.

 

A seguito di sopralluoghi effettuati nelle aree interessate dalla presenza del parassita, a fine estate si è rilevata una notevole presenza di predatori della specieCryptolaemus montrouzieri, una coccinella impiegata già da oltre un secolo per il controllo biologico delle cocciniglie.

  

 

 

Adulto di Cryptolaemus montrouzieri                      Larva di Cryptolaemus montrouzieri

 

Il ritrovamento di una consistente popolazione larvale del predatore consente di affermare che il Cryptolaemus si ciba e si riproduce a carico di Crisococcus pini, rendendolo il principale candidato come mezzo tecnico di lotta biologica per la lotta al parassita.

 

Il Cryptolaemus è una coccinella capace di svernare tranquillamente nel sud Italia, ma ha mostrato di poter passare l'inverno anche nei nostri areali.

 

E’ presumibile che solo una piccola parte riesca a passare indenne l’inverno, e comunque la popolazione di un predatore diviene importante in concomitanza di abbondanza di cibo, quindi in ritardo rispetto alla crescita dell'insetto dannoso.

 

L'introduzione quindi di Cryptolaemus effettuata in primavera appena le condizioni ambientali lo consentono, permette la crescita anticipata del predatore che può contrastare fin da subito l'attacco del parassita, riducendone i rischi di esplosioni incontrollate.

 

L’introduzione, detta anche “lancio inoculativo stagionale su suolo pubblico si realizzerà, con l’impegno della biofabbrica Bioplanet di Cesena, in più soluzioni a partire dalla fine di aprile, fino alla fine di maggio, in funzione dell'andamento climatico e delle osservazioni sullo sviluppo primaverile della sua preda.

 

Le aree interessate dai lanci inoculativi saranno la porzione di pineta adiacente all’area di infestazione e le aree pinetate come Anello del Pino e Parco Pilandri, oltre ai viali principali, per una superficie complessiva di 28 ettari, su cui verranno lanciati complessivamente 56.000 insetti.

 

Nel corso della stagione estiva si monitorerà l’evoluzione della crescita dell’insetto predatore e la sua efficacia nei confronti del parassita.

 

Il lancio prevede anche un’iniziativa pubblica con funzione didattica organizzata con i bambini delle scuole primarie di Cervia.

 

Verranno distribuiti in tutte le scuole primarie un poster e depliant per spiegare cosa è la lotta biologica ed in particolare cosa si farà a Milano Marittima.

 

Il giorno 29 aprile alle ore 10,30 invece si partirà con i lanci delle coccinelle effettuati direttamente dai bambini della scuola primaria Mazzini di Milano Marittima.

 

I lanci verranno eseguiti sia nel Parco Pilandri che all’interno della Scuola Mazzini.

 

 

Il fenomeno

 

Nell’estate del 2015, su un’ampia zona di Milano Marittima, si sono evidenziati fenomeni di deperimento a carico di pini marittimi e domestici, in particolare su piante su strade, parchi pubblici, giardini privati e pineta.

 

A seguito di un’attenta analisi dei tecnici del Comune, coadiuvati dagli esperti del Servizio Fitosanitario Regionale, si è attribuita la patologia ad una cocciniglia mai segnalata finora in Italia, il Crisicoccus pini appartenente alla famiglia degli Pseudococcidi, originaria del Giappone e probabilmente importata accidentalmente con materiale vegetale proveniente dal continente asiatico, che attacca diverse specie di Pinus, nel nostro areale pini marittimi e domestici.

 

Il ciclo biologico di questa cocciniglia e il modo in cui si sviluppa nel nuovo habitat non sono ancora stati completamente chiariti ed entro la fine dell’anno il Servizio Fitosanitario Regionale fornirà dati più certi valutando l’infestazione nel corso della stagione vegetativa anche in collaborazione con il

Dipartimento di Agronomia della Facoltà di Agraria dell’Università di Padova.

 

 

 
   


Le numerose forme giovanili e le femmine di Crisicoccus si riscontrano all’ascella del doppio ago, laddove questi si inseriscono sul germoglio. I germogli colpiti cominciano a mostrare progressivi sintomi di arrossamento, si ricoprono di fumaggini e si staccano con facilità, fino a produrre parziali o totali disseccamenti della chioma ed anche la morte dell’albero.

 

La pericolosità degli insetti dannosi di nuova introduzione è legata all’assenza dei limitatori naturali presenti nei Paesi di origine, e quindi una situazione ideale per proliferare ed affermarsi in maniera incontrollata nel nuovo areale.

 

Il piano di abbattimenti pubblico-privato e i reimpianti su strade e aree verdi pubbliche

 

Tra gennaio e marzo, a seguito del Piano di controllo della Regione Emilia Romagna e dell’ordinanza sindacale n. 49/2015, è partita una vasta azione di abbattimenti dei pini domestici e marittimi secchi o in avanzato stato di deperimento.

 

Il piano di abbattimenti ha coinvolto anche i proprietari di abitazioni con aree verdi comprese tra Via Matteotti, Via II Giugno, I° e XIV° traversa, comportando al taglio di oltre 400 piante pubbliche e private.

 

Gli abbattimenti si sono resi indispensabili al fine di ridurre la presenza del parassita nell’area di massima infestazione e scongiurare il pericolo di una rapida contaminazione verso le piante presenti nelle aree limitrofe.

 

Al fine di valutare l’evoluzione del fenomeno si è optato nel suolo pubblico per non procedere al reimpianto con la specie Pinus, optando, nella piantagione di oltre 200 alberature a pronto effetto, per l’impiego di specie latifoglie caducifoglie (frassini, peri da fiore, carpini, querce) e sempreverdi (lecci).

 

Per i soggetti privati vige invece l’obbligo di non piantare pini in sostituzione, lasciando libertà nella scelta delle specie da ripiantare.

 

 

La lotta biologica anche per i privati

 

L’ordinanza indica ai proprietari di abitazioni con aree verdi nel perimetro di infestazione compreso tra Via Matteotti, Via II Giugno, I° e XIV° traversa, l’esecuzione obbligatoria lanci inoculativi di almeno 100 Cryptolaemus montrouzieri all’interno di ciascuna area verde entro il 30 giugno 2016.

 

Il Cryptolaemus montrouzieri viene “distribuito” nella forma adulta, capace di spostarsi attivamente volando alla ricerca delle piante infestate e disperdersi anche in aree limitrofe, pertanto l’obiettivo è costruire una rete di rilascio, alla quale ogni cittadino proprietario di piante di pino, colpite o potenzialmente tali, contribuisca e partecipi attivamente.

 

 

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