Dichiarazione del sindaco Roberto Zoffoli e del vicesindaco Roberto Amaducci: “Abbiamo i soldi ma non ce li fanno spendere”

 

 

Siamo talmente d’accordo con i nostri cittadini che siamo disponibili a scendere in piazza insieme a loro per mostrare tutta la nostra indignazione e solidarietà nei confronti della nostra comunità, come del resto abbiamo già fatto presenziando alle manifestazioni contro le manovre del Governo, insieme alla maggior parte dei sindaci d’Italia, sia di destra sia di sinistra.

Nel 2010 siamo riusciti con enormi sforzi a rispettare l’assurdo obiettivo imposto dal Patto di stabilità. E siamo riusciti facendo i salti mortali e ricorrendo anche al posticipo dei pagamenti, mettendo quindi a rischio la tenuta di tante e piccole medie imprese del territorio.

Il 2011 sarà ancora più difficile.

Il Governo ha deciso ulteriori tagli ai trasferimenti; ha imposto tagli alle nostre spese (senza sapere se, come e quando vengono effettuate); ha inoltre inasprito i vincoli già demenziali del Patto di stabilità.

Per i prossimi tre anni per tentare di rispettare il Patto ci costringono a non investire più di 2 milioni di euro ogni anno. Il che significa mettere in campo solo piccole manutenzioni, peraltro insufficienti a mantenere in uno stato di decoro accettabile gli 82 kmq del nostro territorio comunale.

Né un’opera di qualificazione né una nuova opera verrà realizzata, se non - nell’immediato - quelle già finanziate fino al 2010 con il cofinanziamento determinante (almeno il 50 per cento, che avremmo altrimenti perso) di enti come l’Unione europea e la Regione.

E tutto questo pur avendo in cassa, al 31 dicembre 2010, circa 22 milioni di euro che qualcun altro – che neppure sa come e dove si trova Cervia – ha deciso restino immobilizzati: non possiamo cioè spenderli per lo sviluppo della nostra città.

La riduzione degli investimenti è quindi drastica e drammatica, non solo per viale dei Mille ma per tutti gli interventi programmati e questo non per volontà o decisione politica di questa Giunta che i soldi li ha, perché ha amministrato bene, ma per questa assurdità voluta dal Governo che penalizza i Comuni virtuosi, lascia soli i Comuni e scarica su di loro gran parte del risanamento dei conti pubblici.

Perché Cervia deve pagare gli sperperi di altri?”.

 

 

Torna indietro

Utilizzando il nostro sito, accetti il nostro uso dei cookie, per una tua migliore esperienza di navigazione. Leggi tutto...