Dichiarazione assessore all'urbanistica Nevio Salimbeni.
URBANISTICA: LE FALSITA' DI ALLEANZA NAZIONALEDichiarazione di Nevio Salimbeni - assessore all'urbanisticaMettendo insieme informazioni parziali, numeri inventati dati per certi e una posizione strumentale il capogruppo di AN ha dichiarato che in questi anni l'amministrazione ha lavorato solo "per aiutare i privati", sottintendendo "alcuni", senza contropartita alcuna per il bene pubblico.Personalmente non pretendo di dover convincere tutti e una normale dialettica aiuta a operare meglio a favore della collettività, ma non si può accettare in silenzio un'operazione strumentale che metta insieme legittime indicazioni sul futuro (es: riduzione del carico urbanistico), accuse demagogiche e operazioni di qualità e valorizzazione del territorio che non sono certo descrivibili come "favori privati" come sottende il comunicato di AN.Veniamo ai fatti: - in questi ultimi anni la giunta ha operato per ridurre la pressione edificatoria, divenuta eccessiva anche per fattori economici più generali, attraverso atti di normale amministrazione e anche con due grandi varianti (ricettivo e forese) che - unica amministrazione in Riviera - partivano dalla riduzione dell'indice edificatorio e complessivamente del carico urbanistico.Si è andati in questa direzione per ragioni di qualità sociale del vivere e per qualificare lo sviluppo turistico cittadino, all'interno di una realtà di qualità urbana che non ha pari in Italia (verde, servizi, ecc.).- in particolare, l'ultima variante di assestamento, citata come "casus belli" da Mazzolani, ha operato per la messa a disposizione di oltre 80 alloggi di edilizia residenziale pubblica (anche allo scopo di calmierare i prezzi) con appartamenti di taglio superiore alla media attuale; per una "ricucitura" urbanistica di qualità (verde, piazza, piccole attività commerciali) di un'area di Pinarella (ex-peep); per la costruzione, senza nuovi costi per i cittadini, di una nuova scuola materna ecologica a Castiglione con verde e parcheggi; infine per la valorizzazione (ricettiva al 70%) di un'area non edificata della città delle colonie (rimasta per decenni bloccata dai piani sovraordinati), unica scelta edificatoria in una zona - quella delle colonie, appunto - che godrà di una riduzione complessiva del carico urbanistico all'interno del Piano Programma che presenteremo entro l'anno e che è pensato per rilanciare lo sviluppo di un'area decisiva per un turismo moderno e ecologicamente compatibile.Vorrei anche fornire alcune informazioni tecniche - che solitamente sono restio a dare perché poco "giornalistiche" - ma che servono a smontare punto per punto le tesi di Mazzolani.In particolare le aree toccate dalla variante 21 sono: 1) un'area di Castiglione con indici in linea con le aree limitrofe del forese (1,5 mc/mq);2) un'area ex-peep a Pinarella con indice 0,5 (lo stesso delle nuove costruzioni del territorio); con la cessione al pubblico dei ¾ dell'area per garantire standard elevati di servizi pubblici, verde e parcheggi chiedendo al privato di realizzare anche una piazza pubblica per l'intera area dove eventualmente inserire anche piccole attività commerciali; naturalmente l'indice edificatorio concentrato sul quarto dell'area è inferiore rispetto a quello dell'intera zona ex Peep, dove gli indici variano tra il 2 e il 4,5 mc/mq;3) volumetrie su via Verbano per edilizia residenziale pubblica in aree che l'Amministrazione comunale acquisirà prossimamente in forma gratuita nell'ambito di un piano perequativo;4) un'area tra via Lazio e viale Abruzzi che è stata trattata come quelle limitrofe con la differenza positiva che invece di fare residenziale (come nelle limitrofe) si dovrà fare almeno il 70% di ricettivo a bassa densità edificatoria; anche il restante residenziale (30%) sarà con un indice molto basso (0,5 mc/mq).In sostanza grazie a questi interventi i cittadini proprietari delle aree oggetto della variante potranno disporre come vogliono delle loro proprietà, eventualmente riunendosi in consorzio per attuare gli interventi consentiti, realizzando così gli standard di qualità necessari e non realizzabili singolarmente: ALTRO CHE PRIORITA' A SOCIETA' IMMOBILIARI O SIMILI !!!Questi sono i fatti, ho sempre pensato che chi opera può sbagliare mentre criticare è molto facile e non si sbaglia mai. Torno a ribadire gli obiettivi che l'Amministrazione comunale si è prefissa per il futuro con il programma elettorale su cui i cervesi si sono espressi con chiarezza e che prevedono la realizzazione del nuovo Piano Strutturale Comunale i cui contenuti sono: la riduzione del carico urbanistico sulla fascia costiera e la promozione di strumenti premiali per chi opera in bio-edilizia, la definizione di uno sviluppo turistico legato alla sostenibilità e che privilegi il riuso, gli accorpamenti, l'aumento degli standard di qualità, e l'attenzione verso le esigenze sociali dei cittadini, con particolare riguardo ai quartieri della fascia costiera e ai centri abitati dell'entroterra.Cervia, 12 aprile 2005