I dati ufficiali dell’assessorato al Turismo di aprile 2010

APRILE 2010

Dati ufficiali dell’assessorato al Turismo

 

 

ARRIVI                                 47.639          ( - 7,32%)

PRESENZE                       121.066         ( - 4,70%)

 

 

PERMANENZA MEDIA:              2,54 giorni   (2,47 nell’aprile 2009)

 

Presenze italiane                         -   2,04%

Calo molto sensibile da Emilia Romagna e Marche

 

Presenze straniere         - 11,42%

Calo da Germania, Austria, Svizzera, Svezia, Russia

Aumento da Francia, Olanda, Gran Bretagna e Finlandia

 

 

RIPARTIZIONE PRESENZE NEI VARI PERIODI

 

à dall’1 all’8 aprile e dal 29 al 30 aprile – in aumento

à dal 9 al 28 aprile - in calo

 

Giornata con presenze al top:  4 aprile (13.468)

 

 

PRESENZE NELLE VARIE LOCALITA’ CERVESI

 

Milano Marittima                          in calo                                 50% quota di mercato ( - 3%)

Cervia                                                in crescita                        37% quota di mercato (+ 6%)

Pinarella                                           in calo                                    6% quota di mercato (- 5%)

Tagliata – Riviera dei Pini        in crescita                           7% quota di mercato (+ 2%)

 

 

 

 

 

 

 

Dichiarazione dell’assessore al turismo, Nevio Salimbeni

 

 

In aprile il nostro turismo ha perso quasi 6000 presenze; un dato atteso, non clamoroso, ma certamente negativo.

 

Le motivazioni di questa situazione non paiono collegate a questioni strutturali ma a cinque elementi evidenti:

 

1)     Il perdurare di uno stato di crisi percepito in Italia ed in Europa che tende a ridurre le “vacanze minori” tipiche delle basse stagioni. In questi primi mesi dell’anno – nonostante previsioni positive di molti enti preposti – la situazione turistica ha segnato complessivamente (sia presenze che fatturati) dati negativi sia nel comporto balneare che in quello della montagna e persino nelle città d’arte.

2)     L’assenza di ponti nel calendario ha pesato moltissimo nell’organizzazione di vacanze brevi da parte dei potenziali turisti, riducendo il tutto a pochi fine settimana spesso piovosi.

3)     Le contingenze metereologiche – con un inverno rigido e una primavera mai arrivata – hanno scoraggiato la vacanza collegata ad eventi e singole iniziative. Per quanto riguarda Cervia, in aprile ci sono stati 10 giorni di pioggia, un violento temporale, due giorni di nebbia e complessivamente una temperatura al di sotto della media stagionale.

4)     Una pasqua giunta troppo presto che, infatti, non ha raggiunto i livelli – pur non eccellenti – di quella dell’anno precedente.

5)     La forzata chiusura del centro ippico le Siepi che, specie su Milano Marittima, rappresentava un importante elemento attrattore non facile da sostituire in attesa della sua riapertura.

 

Analizzando questi elementi oggettivi non deve quindi sfuggirci il fatto che se il dato non appare catastrofico, come poteva essere, ciò è dovuto principalmente ad un’attenta politica di eventi e iniziative curate a volte dal pubblico e a volte dal privato.

 

Da una parte hanno avuto successo i raduni sportivi (vela, calcio, ecc.) mentre ha pagato pegno il golf che ha perso la clientela straniera di aprile per gli eventi metereologici. Dall’altra parte gli eventi culturali hanno frenato le perdite: Cervia Natura nei primi giorni del mese, RadioTre in Festival a metà aprile che ha consentito una buona tenuta nonostante la pioggia e infine gli aquiloni – soprattutto per Tagliata – verso la fine del mese.

 

Gli alberghi hanno mediamente pagato pegno, perdendo in tutte le categorie con una certa tenuta solo da parte dei quattro stelle.

 

Inoltre, per la prima volta, è avvenuto il sorpasso della Riviera dei Pini di Tagliata con Pinarella. Ciò si spiega con il successo del Festival degli Aquiloni e la contemporanea minor apertura da parte degli alberghi di Pinarella.

Per quanto riguarda la zona nord complessivamente meglio Cervia di Milano Marittima che pure rimane l’attrattore principale del nostro turismo.

 

Il risultato non positivo di aprile ci sprona a lavorare ancora di più perché anche all’interno di un dato negativo si possono intravedere alcuni elementi di lavoro già individuati neri vari tavoli di concertazione. Dobbiamo rimare saldi anche nelle difficoltà,  certi del fatto che questa destinazione mantiene un forte appeal e grandi potenzialità di sviluppo.

 

 

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