Dal 2006 certificati a domicilio per persone inabili e anziane

Nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 5 giugno, l’Assessore agli Affari Generali Marco Zatti ha risposto all’interpellanza presentata dal Partito Repubblicano con oggetto “Più attenzione per il forese”, nella quale si chiedeva conto del fatto che “da due anni è stata tolta l’impiegata comunale che una volta alla settimana veniva a espletare i certificati del forese”.

L’assessore Zatti ha spiegato che il servizio, che si svolgeva a Castiglione di Cervia nella sede di Palazzo Guazzi, venne limitato, nel novembre 2004 - come da comunicazione scritta al presidente del consiglio di zona del vicesindaco e assessore agli Affari Generali Gabriele Armuzzi - all’apertura dello sportello nella sola giornata di martedì, in concomitanza con il mercato rionale di Castiglione di Ravenna, giornata quindi di maggiore affluenza di utenti per la Delegazione dell’Anagrafe.

Tale limitazione venne decisa in base ai dati rilevati nei mesi precedenti, che dimostravano un esiguo lavoro in loco da parte del dipendente incaricato del servizio, che per un’intera giornata di lavoro veniva distaccato dalla sede centrale dell’Anagrafe.

La situazione è stata monitorata poi per altri 12 mesi, ma dai dati registrati la tendenza è rimasta invariata. In una giornata di apertura del servizio, venivano infatti rilasciati in media 5 certificati e 3 carte d’identità, lavoro che richiedeva all’impiegato circa 45 minuti di attività lavorativa. In un anno quindi, venivano registrati circa 250 movimenti anagrafici, contro i 35 mila movimenti effettuati nello stesso arco di tempo nella sede dell’Anagrafe, con 7 addette, di cui 4 assegnate agli sportelli.

Pertanto, al fine di razionalizzare il lavoro e le risorse, nel dicembre 2005 si è deciso di sospendere il servizio. Il non ripristino del servizio è conseguente anche del fatto che, nel frattempo, i Servizi demografici sono stati coinvolti in eventi che hanno comportato onerosi carichi di lavoro (due trasferimenti di sede in 10 mesi, a giugno 2005 e marzo 2006; tre elezioni da marzo a giugno 2006) e soprattutto per le nuove competenze assunte dal servizio (in tema di polizia mortuaria, di semplificazione dei procedimenti di passaggio di proprietà dei veicoli, di libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea, per la verifica dei requisiti per la regolarità di soggiorno).

Alla luce di tutto questo, era necessario privilegiare la funzione fondamentale e strategica dell’Anagrafe all’interno della Pubblica Amministrazione, essendo i dati anagrafici la base essenziale e imprescindibile di ogni altra attività amministrativa, dalla programmazione economica all’erogazione dei servizi socio-sanitari, al prelievo contributivo e fiscale.

Detto questo, va sottolineato che, per limitare al minimo il disagio di chi vive nell’entroterra e deve recarsi a Cervia per necessità del Servizio anagrafe, dai primi mesi del 2006, il Servizio è stato potenziato con l’accoglimento e l’evasione telefonica della pratica, alla presenza di particolari esigenze. Inoltre, sempre dai primi mesi del 2006, in caso di persone inabili o anziani, i certificati vengono recapitati a domicilio.

Questa è la strada intrapresa dall’Amministrazione comunale, che intende proprio potenziare il servizio a domicilio e ad assolvere alle esigenze per telefono, laddove è possibile.

Riteniamo infatti che la riattivazione dello Sportello della Delegazione non risponda ai principi di economicità e di efficienza cui deve ispirarsi l’attività della Pubblica Amministrazione, in quanto è necessario razionalizzare le risorse e ottimizzare l’organizzazione. Inoltre sono presenti, per una certa categoria di utenti, strumenti volti alla semplificazione utilizzabili dai cittadini in alternativa al ricorso agli uffici (internet, moduli e servizi on line, autocertificazione). La trasformazione di cui è testimone la nostra società ha inoltre rivoluzionato il modo di operare degli uffici demografici, cosa che ha comportato un deciso ripensamento delle procedure e dei servizi erogati, sulla base soprattutto di fattori quali:

spiccata mobilità dei cittadini: i residenti cervesi nel 2000 erano 25.600; al 30 aprile 2008 sono 28.167, con le conseguenti ripercussioni sul lavoro del servizio (basti citare le variazioni di indirizzo, che nel territorio comunale negli ultimi anni sono stati in media 1270);

aumento immigrazione: il numero delle persone iscritti all’anagrafe per immigrazione da altri Comuni o dall’estero nel 2002 erano 890, nel 2007 1195;

aumento dei residenti con cittadinanza straniera (anno 2000 587; anno 2007 2185, di cui 1120 cittadini dell’Unione europea).




L’Ufficio stampa

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