Consiglio comunale di Cervia. Eletto il nuovo Presidente Enrico De Lorenzi

 

Consiglio comunale di Cervia

Eletto il nuovo Presidente Enrico De Lorenzi

 

Il Consiglio comunale di  Cervia nella seduta del 15 luglio ha preso atto delle dimissioni di Roberto Amaducci dalla carica di consigliere comunale, il quale ricopriva anche l’incarico di Presidente del consiglio.

 

Al posto di Roberto Amaducci come consigliere comunale del Partito Democratico è succeduta Loretta Sintoni.

Il consiglio comunale ha poi proceduto all’elezione del Presidente del consiglio comunale e ha eletto Enrico De Lorenzi con il voti favorevoli del Partito Democratico e Cervia Domani e i voti contrari di Cervia Prima di tutto, Progetto Cervia, Movimento 5 Stelle.

 

Queste le parole del nuovo Presidente del Consiglio Enrico De Lorenzi:

<< Ringrazio tutti i consiglieri per le parole di stima, indipendentemente dall’espressione di voto. E’ un onore ricoprire questo ruolo, ben sapendo che comporta anche l’onere di rappresentare una figura di garanzia nel regolare lavoro del consiglio comunale e per la corretta dialettica tra le parti. Assicurerò il massimo impegno, portando avanti il mio compito nella dovuta e nella massima imparzialità. Il mio auspicio è che questi anni fino al termine della legislatura, possano rappresentare  un proficuo e costruttivo periodo per la città e per il suo consiglio comunale l’organo di indirizzo fondamentale>>.

 

L’elezione del Presidente del Consiglio Delorenzi è valida.

 Il Comune risponde alle dichiarazioni rese dal Consigliere Savelli precisando che l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale avvenuta nella seduta di venerdì è da ritenersi pienamente valida alla luce delle norme di legge e di statuto in quanto il numero di voti necessario previsto dallo statuto è stato raggiunto ed è irrilevante che uno di essi sia stato espresso dal Sindaco perché per legge è legittimato a votare.

 

L’art. 9 dello statuto fissa la maggioranza necessaria per l’elezione del presidente del consiglio comunale (quorum deliberativo) stabilendolo in seconda votazione nella maggioranza dei consiglieri assegnati.

 

Posto che al Comune di Cervia sono assegnati sedici consiglieri la maggioranza assoluta è pari a 9 (metà più uno). Il Consigliere Delorenzi ha appunto ottenuto 9 voti favorevoli.

 

Il Consigliere Savelli che tra le altre cose era tra gli scrutatori della seduta e nulla ha sollevato durante la votazione,  sostiene che il Sindaco non doveva votare in quanto il quorum di 9 voti sarebbe stato raggiunto con il voto del Sindaco che non è consigliere assegnato.

 

Tale argomentazione è infondata perché non ha alcun riscontro. La norma statutaria richiamata prevede con chiarezza il quorum per l’elezione del presidente del Consiglio come sopra precisato ( 9 voti) senza ulteriori specificazioni. Di conseguenza detta normativa stabilisce il quorum senza prendere in considerazione il fatto che il Sindaco è legittimato a votare dall’art. 39 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267. E la normativa, contrariamente a quanto affermato da Savelli, prevede che il Sindaco, come componente del Consiglio Comunale, possa  votare e, nel caso specifico, partecipare all’elezione del presidente del Consiglio Comunale.

 

Un divieto nei confronti del Sindaco di votare dovrebbe essere, invece, specifico, espresso e motivato dal momento che va a limitare diritti di elettorato costituzionalmente garantiti (ed in effetti esiste un solo caso di divieto previsto dalla legge ovvero la votazione della mozione di sfiducia al Sindaco che trova ovvie motivazioni). Nel caso specifico manca sia la previsione che la stessa ragione del divieto. Tale soluzione interpretativa è del resto confermata dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato.

 

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