Cervia i luoghi letterari

Cervia e i luoghi letterari

La mappa dei luoghi letterari di Cervia riparte dalle parole del passato

Martedì 13 luglio, si è tenuta in biblioteca la serata di presentazione del progetto che individua una mappa dei luoghi letterari di Cervia, a cura di Massimo Previato, Delegato del Sindaco.

Alla serata erano presenti il sindaco Massimo Medri, l’Assessore alla cultura Cesare Zavatta e lo stesso delegato.

L’illustrazione dei luoghi letterari, legati ad altrettanti personaggi che ne sono protagonisti, è stata accompagnata dalle musiche al pianoforte di Mario Quaggiotto e dalle letture a cura di Lelia Serra.

Hanno partecipato all’evento diversi rappresentanti delle associazioni culturali cervesi.

La mappa dei luoghi letterari, progetto in itinere che ha l’intento di svilupparsi nei prossimi mesi anche attraverso la collaborazione e le proposte degli agenti culturali del territorio e dei turisti, si può scaricare dal sito della biblioteca: https://biblioteca.comunecervia.it/risorse/luoghi-letterari.html

Il progetto nasce sull’onda delle emozioni che hanno ispirato alcuni scrittori, fra cui anche poeti e filosofi, al cospetto di Cervia. Ne hanno scritto in vari modi, lasciando in eredità opere che ci aiutano a capire il passato e progettare il futuro. Theodor Mommsen (premio nobel e maggiore storico del novecento), ad esempio, fu folgorato dalle venti vele avvistate sul mare. Altri, come Grazie Deledda e Giovannino Guareschi, acquistarono una casa nella città del sale per goderne appieno la bellezza, l’atmosfera e il carattere aperto della gente. Poi ci furono personaggi che forse non vennero mai qui, ma ne sentirono parlare, al punto da dovere inserire Cervia nei loro poemi. Si tratta di Dante con la Divina commedia, Ezra Pound con The cantos. Mentre il canonico locale Pietro Senni nel settecento ne raccontò la storia antica e qualche diceria. Altri residenti in epoca recente espressero il loro amore per la città con parole inimitabili. Gino Pilandri disegnò persino un bozzetto sulla antica Rocca di Cervia vecchia, Umberto Foschi tratteggiò paesaggi e architetture della sua Castiglione, Tolmino Baldassari raccontò con la poesia dialettale le piccole cose della vita che fanno del forese un universo. E ancora prima, Giuseppe Bellucci - sindaco nell’ottocento - dedicò una poesia al primo stabilimento balneare del 1882, Teodolinda Pignocchi scrisse “Contemplazione” sulla sua “terra serena”, Domenico Mantellini ambientò “I sentieri del mattino” nella sua amata Cervia, Lina Sacchetti la desiderò a lungo durante la sua permanenza a Roma e il grande Aldo “Spaldo” Spallicci combatté a spada tratta per tutelare la pineta. La stessa che Palanti vide la prima volta all’inizio del novecento rimanendo stupefatto. Anche Tonino Guerra amava questa città, tanto da creare un’opera come il Tappeto sospeso che fa pensare alla leggerezza di Calvino e al sudore dei salinari. Marino Moretti, dal canto suo, se la faceva a piedi da Cesenatico attraverso la pineta per incontrare la Deledda. E i versi di Gabriele D’annunzio compaiono in un manifesto turistico dell’epoca con “Il Mare canta una canzon d’amore nel plenilunio bianco alla pineta”. Il presidente del Premio poetico Giuseppe Ungaretti conobbe la Deledda proprio a Cervia, condividendo con lei e Mario Luzi la cittadinanza onoraria. Quest’ultimo la ricevette nel 1989, durante un vero e proprio inno poetico nei confronti della “cittadina dai rampicanti che salgono alle finestre”. Max David e Rino Alessi, altri due cervesi che avevano Cervia nel sangue, scrissero saggi, racconti, ricordi d’infanzia e reportage sulla città vecchia e nuova.  Infine Carlo Nava, poeta del novecento, si immedesimò nel Borgo marina fino a diventare un pescatore. La mappa dei luoghi letterari contiene tutte queste storie, legate ai luoghi nei quali si sono sviluppate, in un percorso che ha l’ambizione di ripercorrerne il mito. Associazioni, cittadini e turisti sono chiamati a rivivere queste emozioni, proponendo idee e progetti per costruire un comune patrimonio culturale. Eventi, letture, rievocazioni e visite guidate hanno l’obiettivo di cancellare ogni confine col passato, risvegliando l’identità corroborata dalle parole dei letterati, e costruendo una solida base culturale per il futuro.

Dichiarazione del Sindaco Massimo Medri e dell’Assessore alla cultura Cesare Zavatta: “La cultura è indispensabile alla crescita umana e sociale dei territori e del Paese ed è elemento fondante per lo sviluppo turistico. Cervia è una città da sempre tesa a valorizzare la propria storia, a farne tesoro e a tramandare gli elementi caratterizzanti la propria cultura, grazie anche al lavoro delle numerose Associazioni. L’amministrazione è impegnata in una politica culturale fortemente strutturata, per valorizzare i luoghi, le opere, i linguaggi e tutti i beni materiali e immateriali della tradizione storica, artistica e letteraria.  Questo è un percorso lungo i luoghi di vita e di ispirazione dei grandi scrittori che diventa anche un patrimonio culturale ed ambientale da proteggere, dove si può rivivere il loro ricordo, provare, gustare, sentire e osservare tutto ciò che ha portato un autore a scrivere pagine storiche e ripercorrere la sua dimensione umana”.

 

 

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