Assegnata a una studentessa di ingegneria la borsa di studio della parrocchia di Pisignano intitolata a Francesca Fontana

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È stata consegnata il 26 dicembre 2009, al termine della celebrazione Eucaristica in occasione della festa del patrono Santo Stefano, alla presenza dell'Arcivescovo di Ravenna Giuseppe Verucchi e del sindaco Roberto Zoffoli, la borsa di studio intitolata alla cervese Francesca Fontana.

Istituita dalla parrocchia di Santo Stefano a Pisignano con il patrocinio del Comune di Cervia, la borsa di studio è stata consegnata a Jola Gorreja, studentessa ventenne di Cervia iscritta alla facoltà di Ingegneria di Bologna.

Con l'istituzione della borsa di studio, la Parrocchia di Santo Stefano in Pisignano e il Comune di Cervia hanno inteso ricordare la giovanissima Francesca, scomparsa il 28 maggio 2009 a soli 20 anni, e sostenere negli studi i giovani del territorio. La borsa di studio, consistente in un assegno del valore di 1.500 euro, era destinata a uno studente meritevole e di condizioni bisognose, iscritto al primo anno accademico di una qualsiasi facoltà universitaria. Per la partecipazione al concorso erano richiesti i seguenti requisiti: età massima di anni 25; residenza nel Comune di Cervia; iscrizione al 1° anno di Laurea di qualsiasi facoltà universitaria; reddito del nucleo familiare (indicatore ISEE).

Alla cerimonia di consegna, organizzata dal parroco don Lorenzo Lasagni, era presente anche Licia Quercioli, mamma di Francesca Fontana.

Francesca ha vissuto a Pisignano di Cervia ed è scomparsa il giorno dopo il suo 20° compleanno, un grande dolore che ha colpito tutta la comunità e le tante persone che l'avevano conosciuta e apprezzata. Dopo la maturità, ottenuta con ottimi voti, al Liceo Classico V. Monti di Cesena, si era iscritta all'Università di Bologna alla Facoltà di Lettere e Filosofia e, nonostante il suo stato di salute, aveva frequentato alcune lezioni e istaurato nuove amicizie. Dolce, solare, determinata, disponibile e solidale con tutti, dotata di una intelligenza vivace, una delle sue passioni era la scrittura: infatti aveva realizzato il suo primo sogno con la stampa del romanzo dal titolo "Il mondo perduto", il cui ricavato è stato donato interamente in solidarietà.

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