Al via i lavori alla Torre San Michele
Al via i lavori alla Torre San MicheleInizieranno nei primi giorni di aprile i lavori per restituire a cittadini e visitatori l'uso della storica Torre San Michele.Il progetto, per adeguare l'antico edificio alle normative sulla sicurezza, è stato elaborato nel rispetto dei vincoli architettonici. Non sono pertanto previsti interventi sulle facciate esterne o che possano modificare radicalmente e in maniera permanente le strutture e gli ambienti interni della Torre.Costruita in mattone e argilla, nel 1691, per proteggere la città dagli attacchi di turchi e saraceni che arrivavano dal mare, la Torre San Michele ha una pianta quadrata con il muro a scarpa che la rende massiccia e sicura. Considerata inespugnabile era collegata alla terraferma da un ponte levatoio. I suoi 22,5 metri di altezza sono suddivisi in piani e hanno ospitato nel lontano passato le stanze dei soldati e una imponente piazza d'armi, oggi scomparsa.Nel corso dei secoli la Torre è stata destinata a diversi utilizzi. In particolare ha ospitato gli alloggi per la Guardia di Finanza, che aveva il compito di proteggere i Magazzini del sale e naturalmente il prezioso "oro bianco".In anni recenti è stata aperta alla cittadinanza ed è divenuta sede della Biblioteca Comunale. I lavori, che avranno un costo di 245 mila euro, sono finalizzati all'abbattimento delle barriere architettoniche, all'adeguamento e messa a norma degli impianti elettrico, di riscaldamento e idraulico, nonché alla ristrutturazione funzionale degli spazi interni che ne favorisca l'utilizzo.Per il piano terra della Torre, il progetto prevede l'allestimento di una emeroteca direttamente accessibile dall'esterno per mezzo di una rampa in legno - di basso impatto sull'estetica dell'edificio -, che consentirà di superare la barriera architettonica rappresentata dai gradini esistenti.Gli spazi che si aprono nei piani superiori, torneranno a essere luoghi di lavoro. Pertanto gli ambienti saranno adeguati alla normativa in materia di sicurezza e igiene dei posti di lavoro e alla normativa di prevenzione incendi. Torneranno nella Torre i volumi del Fondo Antico e della raccolta di "Max David" donati al Comune e vi sarà trasferita la sede della Fondazione "Cervia Ambiente".Le scelte progettuali, in tutti i casi in cui era possibile, sono state orientate all'utilizzo di tecnologie poco invasive, nel massimo rispetto della struttura particolare della Torre, interamente realizzata in pietra a vista e con i solai interni sostenuti da volte. In quest'ottica, per l'adeguamento dell'impianto elettrico è stato adottato un sistema di trasmissione dati (per la rete informatica e telefonica) di tipo wireless.Anche la sostituzione dei punti luce, dell'impianto d'illuminazione interna , sarà eseguita per mezzo di cavi tenditori senza intervenire sulle opere murarie. Rilevatori ottici puntuali, distribuiti ai vari piani, costituiranno l'impianto di rilevazione incendi. La centralina di gestione degli allarmi sarà posizionata al piano terra e collegata alla rete telefonica con la possibilità di trasmettere l'allarme a una postazione remota.La fine dei lavori è prevista per fine settembre.L'Ufficio stampaCervia, 26 marzo 2007