Via il pesce pangasio dalle mense scolastiche in Emilia Romagna
La Regione Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione per sostituire il pesce pangasio con il pesce azzurro dell'Adriatico.
Il pangasio è un pesce molto conosciuto e venduto dalle catene della grande distribuzione alimentare, soprattutto per una questione di prezzo.
I filetti di questo pesce – allevato in gran parte nel delta del Mekong in Vietnam, tra i fiumi più inquinati del mondo – sono molto “gettonati” nei menu della ristorazione collettiva e molto venduti anche sui banchi delle pescherie.
Ma l’ecosistema nel quale viene allevata questa specie non fornisce più garanzie sufficienti per mettere al riparo i consumatori.
Proprio per tutelare la salute dei consumatori e favorire il pesce azzurro locale, la commissione Politiche economiche della Regione Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione per sostituirlo nei menu delle mense scolastiche con pesce azzurro dell’Adriatico.
Si tratta di una scelta che ha un duplice obiettivo: il sostegno economico all’attività ittica locale e più garanzie, con pesce di qualità per i giovani consumatori.
La graduale sostituzione del pangasio con il pesce azzurro, sarà accompagnata da un’informazione alle famiglie sull’importanza del sostegno delle produzioni locali di qualità e da progetti didattici.
L’intento è quello di avviare azioni di educazione alimentare nelle scuole, mirate ad insegnare a riconoscere la qualità dei prodotti e a leggere le etichette.
E così il pangasio “scompare” dagli assortimenti di alcuni supermercati. Esselunga non vende questo pesce, la Coop lo ha tolto dai suoi prodotti a marchio mentre da ultima Carrefour in Belgio ha annunciato che “ una volta esauriti gli stock di questa specie, questo pesce non verrà più venduto”.
La Regione Emilia-Romagna non è la prima ad aver avviato una politica a favore del pesce locale per le mense. La regione Marche da quattro anni, con il progetto Pappafish, ha scelto di servire nelle mense scolastiche triglie, alici e gallinelle insegnando ai bambini a riconoscere la qualità del pesce dell’Adriatico