HERA: utili strumenti per conoscere l'acqua
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Hera rinnova il proposito di una gestione efficace, sicura del ciclo idrico, che si riflette negli strumenti semplici, davvero “a portata di mano”, messi a disposizione dei clienti per conoscere servizi legati al ciclo idrico e la qualità dell’acqua.
Un esempio è il report ‘In buone acque’, che Hera pubblica annualmente per rendicontare la qualità dell’acqua erogata. Il documento è disponibile online, nel canale del sito del Gruppo interamente dedicato al servizio, all’indirizzo www.gruppohera.it/acqua. Anche le bollette dell’acqua emesse da Hera riportano, sul retro, la “carta d’identità” della qualità dell’acqua, con 19 parametri chimici (ad esempio calcio, durezza, magnesio o sodio) confrontati con i limiti di legge.
Pensata per i clienti è anche l’app gratuita “L’Acquologo” che permette loro di svolgere diverse funzioni:
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inviare dallo smartphone la lettura del proprio contatore idrico
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essere avvisati tempestivamente in caso di momentanea interruzione dell’erogazione dell’acqua in seguito a lavori programmati
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segnalare, in alcuni territori, una perdita d’acqua in strada
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trovare la sorgente urbana più vicina e, anche attraverso questo strumento
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conoscere i valori medi della qualità dell’acqua che esce dal rubinetto della propria casa.
L’applicazione offre pure la possibilità di contattare gli esperti di Hera con domande e richieste sulla qualità dell’acqua, e di leggere le risposte alle domande più frequenti. Il sistema è infatti sincronizzato alle informazioni presenti sul sito web del Gruppo. Per ulteriori informazioni sull’Acquologo: www.acquologo.it.
Il Gruppo Hera serve, per tutto il ciclo idrico, oltre 3,6 milioni di cittadini attraverso una rete acquedottistica lunga complessivamente 35mila Km (pari a circa un’andata e ritorno tra Italia e Nuova Zelanda), ad aver erogato, solo nel 2016, più di 300 milioni di metri cubi d’acqua, la cui qualità è garantita da un numero di analisi annuali che supera i 300mila test, e ad averne depurati oltre 410 milioni di metri cubi, di cui 49,6 milioni nella provincia di Ravenna.