Consorzio di Bonifica della Romagna: l’efficientamento dell’Ente ha prodotto un aumento del 30% degli investimenti sul territorio
Roberto Brolli, Presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna ha incontrato, martedì 14 luglio a Cesena, le Organizzazioni agricole e le Centrali Cooperative per illustrare quanto fatto dall’attuale Amministrazione negli ultimi 5 anni, dopo l’unificazione dei cessati consorzi di bonifica romagnoli della Romagna Centrale, del Savio Rubicone e della Provincia di Rimini.
Brolli ha sottolineato come il principio di efficientamento ed economicità gestionale hanno portato a economie di sistema che si traducono in maggiori investimenti sul territorio: a fronte di un aumento di costo del personale del 3% nel quinquennio, gli investimenti sul territorio in opere, gestione degli impianti, reti e manutenzioni sono cresciuti del 30% passando da 10 ml€ a oltre13 ml di €.
Anche il Piano degli Investimenti su reti e impianti demaniali ha visto un incremento del 4,5% partendo da 0 nel 2010, passando dai 294.000 € del 2012 al 1.380.000 € del 2014.
Tutto ciò con una pressione tributaria sulla contribuenza che dal 2010 al 2014 ha visto una variazione complessiva del 5%, anche se questo dato è ostacolato dalle mancate riscossioni causate dalla crisi economica, che hanno raggiunto il 4,5% dei contributi a ruolo.
La predisposizione e l’approvazione delle “Linee Guida del Piano Industriale” hanno permesso l’avvio di una riorganizzazione sicuramente non facile, che ha tenuto conto delle peculiarità di un Comprensorio molto articolato e diversificato.
E’ stato raggiunto anche l’importante traguardo della stesura e approvazione del nuovo Piano di Classifica, attualmente in fase di pubblicazione, strumento con il quale il Consorzio determina e quantifica i benefici che gli immobili consorziati traggono dall’attività di bonifica (scolo, difesa idraulica, irrigazione, presidio idrogeologico) e sulla base del quale vengono richiesti i relativi contributi.
Il Consorzio è stato fortemente impegnato, in questi ultimi 4 anni, anche sul fronte della difesa idraulica del territorio, duramente colpito da eventi meteoclimatici sempre più dirompenti, accantierando lavori di somma urgenza e di sistemazione territoriale anche con propri fondi, come successo quest’anno a seguito dell’alluvione del 7/8 febbraio, quando ha anticipato 800.000€ per i primissimi lavori di ripristino della rete consorziale.
Importanti risultati arrivano inoltre dal settore irrigazione: 8 i progetti realizzati con i fondi europei del Piano di Sviluppo Rurale interessanti un areale complessivo di 4500 ettari, ma non solo.
Grazie a finanziamenti del Piano Irriguo Nazionale e a sinergie col Canale Emiliano Romagnolo, nei prossimi anni sarà possibile irrigare anche i territori della provincia di Rimini con acqua di Po.
Attualmente, a pochi mesi dalla fine del mandato amministrativo, è stato attuato il 70% del programma di unificazione e di riassetto del sistema di bonifica del territorio romagnolo; spetterà alla nuova amministrazione completare, nel 2016, il percorso intrapreso nel 2009.