L'Archivio del Patronato scolastico di Cervia (1943-1978)
I Patronati scolastici, nati come istituzioni private alla fine del XIX secolo, dal 1911 diventano obbligatori presso tutti i comuni con la funzione di sostegno agli alunni poveri per il contrasto dell'abbandono scolastico.
L'aiuto ai ragazzi in difficoltà poteva comportare la distribuzione gratuita di libri e cancelleria ma avveniva anche in modo indiretto fornendo scarpe e vestiti ai bambini. Sempre con funzione di sostegno i Patronati si occupavano anche dell'organizzazione di refettori scolastici.
Per finanziare queste attività i Patronati si avvalevano per legge di quote versate dal Comune o dalla Provincia, di contributi di benefattori e attraverso raccolte di fondi. Nel 1930 nuove disposizioni li sottoposero all'amministrazione dell'Opera nazionale Balilla per poi essere riassorbiti con questa all'interno della Gioventù italiana del Littorio nel 1937. Nel disastro del periodo post-bellico i Patronati occupavano un ruolo importante nell'assistenza all'infanzia in età scolastica. A Cervia venne ricostituito già nel dicembre 1945 anche se si deve constatare che il patrimonio mobile compreso l'archivio, depositati nella sede delle scuole Pascoli, sono stati saccheggiati e dispersi dalle truppe di occupazione tedesche e anglosassoni e dal bombardamento aereo del 14 agosto 1944. Il fondo archivistico testimonia perciò l'attività del Patronato solo da questa epoca sui fronti dell'assistenza all'infanzia in età di obbligo scolastico e del sostegno allo studio attraverso strumenti quali l'erogazione di sussidi per l'acquisto dei materiali scolastici, l'organizzazione del servizio di refezione (con il sostegno dell'Ufficio provinciale di Ravenna dell'Amministrazione per le attività assistenziali italiane e internazionali), l'organizzazione del trasporto scolastico, l'organizzazione di colonie estive per i ragazzi di Cervia, l'attivazione di doposcuola e di centri ricreativi estivi presso le sedi scolastiche del territorio comunale fino al 1973. Infatti, quando nel 1972 tra i trasferimenti di competenze dallo Stato alle Regioni è inclusa anche l'assistenza scolastica, inizia per i Patronati un periodo di progressiva riduzione delle competenze e di incertezza fino alla loro chiusura definitiva nel 1977, con l'attribuzione ai comuni delle funzioni di assistenza scolastica, dei loro beni, servizi e personale.